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  • Della Valle contro gli Agnelli: 'Datevi a sci e golf'. Marchionne: giù le mani dalla Fiat

    Della Valle contro gli Agnelli: 'Datevi a sci e golf'. Marchionne: giù le mani dalla Fiat

    Marchionne: "Manterrò Fiat in Italia con i guadagni realizzati all'estero".
    "Io non ho parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via. Le assicuro che ci vuole una responsabilita' molto elevata per fare queste scelte oggi". Lo afferma l'ad di Fiat in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica'.
     
    "La Fiat - aggiunge - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo a questa perdita con i successi all'estero, Stati Uniti e Paesi emergenti. Queste sono le uniche due cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa".

    Marchionne replica poi alle critiche di Della Valle: "Tutti parlano a 100 all'ora perché Fiat è un bersaglio grosso, più delle scarpe di alta qualità. Ci sarebbe da domandarsi chi ha dato la cattedra a molti maestri d'auto improvvisati, ma significherebbe starnazzare nel pollaio. Finché attaccano me va bene, ma lascino stare Fiat".

     
    A chi lo accusa di sbagliare strategia, Marchionne dice che "sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico".
    (Adnkronos)
     

    Diego Della Valle ancora all'attacco della famiglia Agnelli. Dopo le prime schermaglie con Marchionne ieri un nuovo affondo durante la trasmissione l'Infedele di Gad Lerner: il patron di Tod's e proprietario della Fiorentina ha lanciato pesantissime accuse alla Fiat. Anzitutto quella di pensare più agli interessi degli azionisti che a fare buone automobili. E ancora: la Fiat non fa ricerca e per questo fa pessime automobili. Ed inoltre l'azienda di Torino non ha voluto vendere l'unico pezzo pregiato che aveva, l'Alfa Romeo, ai tedeschi. Poi in un crescendo polemico l'affondo finale, riferendosi agli eredi dell'avvocato Agnelli: "La famiglia torni a fare quello che ha sempre fatto al meglio: sciare, andare in barca a vela e giocare a golf".
     
    L'imprenditore era già entrato in polemica con la Fiat sulla questione di Fabbrica Italia e il possibile ridimensionamento degli stabilimenti produttivi. Non è l'Italia che non va, nemmeno la crisi e tantomeno i lavoratori. Quello che non va sono gli azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Così Della Valle aveva attaccato i dirigenti di Torino. La Fiat più che un'azienda privata sembra un'azienda pubblica. Nei decenni passati ha ricevuto tanti finanziamenti statali e ora ha degli obblighi nei confronti del Paese, ha continuato l'imprenditore, affondando sulla famiglia Agnelli, che definisce non una famiglia normale. "Il fatto che si tenti per far passare per fatto normale che un impegno importante preso con il Paese, con gli italiani e soprattutto con i lavoratori, e che sia diventato un pourparler è un comportamento che non è condivisibile da imprenditori seri, in un momento così complicato, in un momento in cui il rapporto del mondo del lavoro deve essere di tutt'altra natura". 
    (Globalist.it)

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