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  • Diego Della Valle contro Elkann per la Fiat (e per Jovetic e Berbatov)
Diego Della Valle contro Elkann per la Fiat (e per Jovetic e Berbatov)

Diego Della Valle contro Elkann per la Fiat (e per Jovetic e Berbatov)

Se qualcuno avesse nutrito ancora dubbi sui pessimi  rapporti fra Fiorentina e Juve, precipitati ai minimi storici, a fugarli ha pensato il  durissimo attacco sferrato da Diego Della Valle contro John Elkann e Sergio Marchionne.

E' vero, le parole rivolte dal patron viola al presidente e all'amministratore delegato della Fiat scaturiscono dal tramonto di Fabbrica Italia, il programma di investimenti e di salvaguardia dell'occupazione che la casa torinese avrebbe dovuto attuare, dopo averlo tanto strombazzato e che, invece, rimarrà nel libro dei sogni. Ma c'entra anche il calcio e i nomi da fare sono due: Jovetic e Berbatov.

Il Signor Tod's ha sparato a palle incatenate verso il Lingotto:  "Il vero problema di Fiat sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti per loro e i loro obiettivi, senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese. Un Paese che alla Fiat ha dato tanto, tantissimo, sicuramente troppo. Pertanto non cerchino nessun capro espiatorio, perché sarà solo loro la responsabilità di quello che faranno e di tutte le conseguenze che ne deriveranno. Questi 'furbetti cosmopoliti' sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".

Mentre la sfida di campionato tra Fiorentina e Juve (25 settembre) si avvicina a grandi passi, le parole di Diego scavano un solco ancora più profondo fra i due club, ricordando il pressing bianconero su Jovetic, che Andrea ha tolto dal mercato e per il quale si profila una clausola recissoria senza precedenti (in sostanza, qualora un giorno  i toscani cedessero mai il montenegrino, lo darebbero tutti, ma non alla Juve).

Come se non bastasse il caso Jovetic, i Della Valle non dimenticano l'affare Berbatov e l'inserimento del club campione d'Italia in una trattativa che praticamente era già stata chiusa.

Verrebbe da dire che, per fortuna della Fiorentina e della Juve, alla fine il bulgaro è andato al Fulham e, considerata la figuraccia rimediata dal giocatore capace di cambiare tre maglie in un giorno, le due società italiane non ci hanno perso nulla.

Questo, però, è un altro discorso. Al momento attuale, è più facile che la Fiat chiuda una fabbrica in Polonia piuttosto che Fiorentina e Juve concludano insieme un'operazione di mercato. E siamo soltanto all'inizio. Ma la Fiorentina ha rialzato la testa su tutto il fronte: e, caso mai qualcuno non se ne fosse accorto, ci hanno pensato i Della Valle a farlo sapere anche a Torino. 

 

Xaier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com

 

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