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  • Diventare agenti Fifa 'L'esame, consigli e trucchi per superarlo e iniziare l'attività'
Diventare agenti Fifa 'L'esame, consigli e trucchi per superarlo e iniziare l'attività'

Diventare agenti Fifa 'L'esame, consigli e trucchi per superarlo e iniziare l'attività'

Calciomercato.com ha chiesto all’Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare del corso di Reggio Emilia (1-8-15-23 set) per la preparazione all’esame per il conseguimento della licenza di Agenti dei Calciatori (info su www.footballworkshop.it), di dare utili consigli a tutti coloro che sosterranno l’esame per Agenti FIFA a Roma giovedì 27 settembre.

Cataliotti qual è il primo consiglio che si sente di dare agli aspiranti agenti che saranno prossimamente impegnati nella prova di idoneità di Roma?

Il primo consiglio è quello di non sottovalutare la prova. Le domande sono insidiose, soprattutto quelle sui regolamenti della FIFA. Occorre studiare con attenzione, senza lasciare nulla al caso. Essendo l’esame aperto a chi possiede il solo diploma di maturità non è richiesta una preparazione giuridica di tipo universitario; tuttavia, la prova risulta essere insidiosa anche per chi è laureato se l’esame viene preso sottogamba.

Perché la prova è insidiosa?

Perché, seppure le domande siano a risposta multipla (in pratica, basta mettere una crocetta sulla risposta che si ritiene essere quella giusta), i testi dei quesiti sono ben congegnati per mettere in difficoltà il candidato, che – ecco un consiglio – in sede d’esame dovrà leggere più volte la domanda per non cadere in errori veniali (occorre rispondere a 14 domande su 20 per risultare idonei).

Quali sono generalmente gli argomenti-scoglio in sede di esame?

I calcoli sull’indennità di formazione e sul meccanismo di solidarietà da sempre rappresentano uno scoglio per tanti aspiranti agenti. Non da meno sono le norme relative all’acquisizione di una nuova nazionalità da parte di un calciatore e quelle sulla possibilità per il calciatore che possieda più nazionalità di richiedere di cambiare l’associazione per la quale è autorizzato a disputare incontri internazionali. Non sono da sottovalutare neppure le norme nazionali (seppure solo 5 domande su 20 sono elaborate dalla FIGC) in quanto molte sono le pagine da memorizzare, le Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF) in modo particolare. Da sapere alla perfezione – altro consiglio da seguire anche dopo il superamento dell’esame – il regolamento che disciplina l’attività dell’agente dei calciatori: se non si conoscono le regole della propria attività si correrà il rischio di commettere errori professionali imperdonabili! Attenzione anche alle norme del Codice di Giustizia Sportiva sul divieto di scommesse, sull’illecito sportivo e sulla responsabilità oggettiva, essendo argomenti di risaputa attualità.

Ma quale deve essere, da un punto di vista pratico, l’approccio alle materie d’esame?

Non basta leggere, non basta studiare a memoria. Bisogna capire e collegare gli articoli tra di loro. Bisogna immergersi nelle normative, sia nazionali che internazionali, cercando di carpirne la ratio; ci si può divertire ad applicare le norme ai casi concreti, a quelli reali di calciomercato. Ad esempio, se un calciatore viene tesserato per due società diverse nel corso dell’anno, potrà essere tesserato per una terza? Ecco, suggerisco di cercare la risposta tra i casi riportati dai mass-media. Risulterà un gioco studiare! E chi è appassionato di calcio si sorprenderà di riuscire a dare risposta divertendosi.

Ma qual è la risposta al quesito di cui sopra?

E’ articolata. Il tesseramento è possibile, ma il calciatore non potrà disputare partite ufficiali per la terza società. In deroga a questa regola, è concessa la possibilità di disputare incontri ufficiali per una terza società durante la stagione interessata al calciatore che sia oggetto di trasferimento tra due società appartenenti a Federazioni con stagioni sovrapposte. Caso reale: Forlan è stato tesserato nella stessa stagione per Atletico Madrid e Inter e a gennaio si era parlato di un suo possibile trasferimento ancora in Spagna presso una società diversa dall’Atletico. Il tesseramento sarebbe stato possibile, ma Forlan non sarebbe potuto scendere in campo. Se la richiesta di tesseramento fosse arrivata da una società ad es. del campionato sudamericano – con stagione, quindi, sovrapposta rispetto a quella italiana – non solo il tesseramento sarebbe stato possibile, ma anche la disputa di partite ufficiali da parte di Forlan.

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