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Donati: 'La Fiorentina? Sarebbe un'ottima sistemazione'

Donati: 'La Fiorentina? Sarebbe un'ottima sistemazione'

  • L.C.
Il suo è uno di quei casi clamorosi e imbarazzanti che fanno capire tante cose del calcio italiano. Un anno fa esatto giocava nel Grosseto ed era appena retrocesso in serie C, ignorato da tutti; ora che gioca in Germania nel Bayer Leverkusen e si è pure tolto lo sfizio della Champions, il versiliese Giulio Donati (di Marzocchino, ci tengono a puntualizzare i suoi concittadini, e per essere ancora più precisi contradaiolo del Leon d'Oro) è stato improvvisamente riscoperto, anche dalle grandi. Lo hanno infatti chiesto al Bayer, al quale è legato da un contratto quadriennale, sia la Fiorentina che la Roma. La risposta è stata però no grazie, ce lo teniamo. Donati è stato ospite, come l'anno scorso di una festa in suo onore organizzata dalla Croce Bianca di Querceta, a due passi da casa. L’occasione della classica rimpatriata, e anche di una chiacchierata su un’esperienza importante e molto interessante. Bilancio dell’anno all’estero? «Ultra positivo, è evidente.- ha raccontato al quotidiano Il Tirreno - Alla prima esperienza in una nuova realtà mi sono integrato subito bene, grazie anche all'aiuto di alcuni italiani che ho trovato a Colonia dove abito, che dista venti chilometri da Leverkusen. Siamo un bel gruppo e l'impatto con il campionato è stato ottimo: siamo arrivati quarti dietro lo Schalke, il terzo posto poteva essere alla portata. Ovviamente le prime due, Bayern e Dortmund, sono di un’altra categoria». E poi la ciliegina della Champions: preliminari e poi un buon girone... «Una sensazione unica. Quella musichetta è magica, da brividi, non avrei mai pensato di ascoltarla dal campo. E comunque, anche se non dovrei dirlo io, sono contento delle mie prestazioni anche in campo internazionale». E adesso essere richiesto da squadre italiane, dopo che l'Inter con il quale eri legato ancora con un anno di contratto ti ha ceduto ai tedeschi, che effetto ti ha fatto? «Un effetto strano. Da una parte non può che farmi piacere, al Bayer io sto bene - clima a parte - ma un giorno spero di tornare in Italia: la Fiorentina poi sarebbe anche vicina a casa, un'ottima sistemazione. Dall’altra parte però queste richieste mi hanno sconcertato: ero a Grosseto in serie B, sono retrocesso in Lega Pro e nessuno in Italia ha pensato a me. Mah...»  

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