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  • Dzeko e l'incubo Mario Gomez

    Dzeko e l'incubo Mario Gomez

    • Francesco Morrone
    Quando Edin Dzeko sbarcò a Roma ad agosto, in tanti credevano che finalmente la Serie A avesse ricominciato a popolarsi di stelle e grandi campioni. Lo pensavano soprattutto i romanisti, che avevano accolto il bosniaco con un bagno di folla convinti di aver preso un campione. Invece, 5 mesi dopo, il bosniaco è spaventosamente diventato un caso. Non segna praticamente mai. E dire che ce la mette tutta: lotta su ogni pallone, si sbatte e ci mette l'anima. Ma i gol non arrivano.

    MAGRO BOTTINO - In campionato ha segnato solo tre volte in 16 presenze. Paolo Sammarco, per dire, col Frosinone ne ha fatti di più. L'ultimo su azione risale addirittura ad agosto, contro la Juventus. Da lì in poi il suo rendimento si è trasformato in una miseria. E in Champions League la situazione non è migliorata: due reti in 5 presenze. Se quella con il Bayer Leverkusen, però, è stata decisiva, quella al Camp Nou è stata del tutto inutile. Su un punto però convengono tutti: Edin da questo tunnel vuole uscirci. Al più presto. Lo sanno i compagni e lo sa anche Spalletti, che oggi ha ribadito l'urgenza di stargli accanto e continuare a credere in lui. "E' in un momento di difficoltà e oggi è stato molto sfortunato - ha detto Spalletti -. Il suo è solo un periodo, dovrà avere carattere per uscirci e noi dovremo aiutarlo".

    LO SPETTRO DI GOMEZ- La Roma, però, su Dzeko ci ha puntato parecchio, tanto da averlo riscattato già ad ottobre. Il club giallorosso, tramite un comunicato relativo all'approvazione del progetto di bilancio, ha comunicato l'acquisizione definitiva del bosniaco. In pratica, per i gol di Dzeko la Roma ha pagato - bonus esclusi -15 milioni di euro (4 per il prestito più 11). Per la stessa cifra, la Fiorentina aveva preso nel 2013 un altro attaccante che sembrava destinato alla gloria: Mario Gomez. Anche il tedesco arrivò in Italia circondato da aspettative, tanto che al Franchi fu accolto da 25 mila tifosi. Complice un infortunio però, il vero Gomez a Firenze non si è praticamente mai visto, tanto che la sua prima stagione in maglia viola si è conclusa con 15 presenze e 4 gol. Troppo poco per uno che con il Bayern aveva vinto una Champions League. E il secondo anno non è stato poi molto più allegro. 10 gol in partite ufficiali tra coppe e campionato, e il magro record di capocannoniere della Coppa Italia 2015 con 4 reti. La beffa per la Fiorentina, però, si è completata alla grande quando il tedesco è passato al Besiktas e ha iniziato a segnare a raffica. Adesso pare perfino che il suo riscatto da parte dei turchi sia stato fissato alla cifra simbolica di mille euro. Il club di Della Valle, in pratica, non incasserà soldi dal Besiktas (se non quelli ricevuti per il prestito oneroso), riservandosi soltanto una percentuale in caso di futura cessione del giocatore.

    FUTURO INCERTO -  I tifosi della Roma sperano ovviamente che Dzeko non faccia la stessa fine di Gomez, anche se effettivamente le due situazioni presentano più di una similitudine. Il tedesco, al termine di due anni da montagne russe, ha lasciato Firenze senza entare mai sul serio nel cuore dei tifosi. Il bosniaco, nonostante l'impegno innegabile che lo porta a cercarsi la palla fino a centrocampo, rischia di entrare nello stesso identico tunnel. Spalletti farà di tutto per rigenerarlo, ma l'ombra di un nuovo Gomez resta l'incubo che tutti a Roma vorrebbero scacciare. 

     

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