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  • È già la Roma di DiBenedetto

    È già la Roma di DiBenedetto

     

    Chissà se oggi, andando in visita al Vaticano, non crederà opportuno fare una preghierina che gli assicuri un viaggio calcistico lungo e sereno. Ogni giorno che passa, d’altronde,Thomas DiBenedetto si accorge come la Roma sia una sorta di fede laica

    , che ad esempio ha spinto ieri decine di persone ad affollarsi intorno al «diamante» dell’Acqua Acetosa per vedere da vicino il futuro presidente giallorosso che assisteva — in compagnia della moglie Linda e del secondogenito Mark Anthony — al match di baseball tra l’Urbe Roma e il Reggio Emilia, dove gioca suo figlio Thomas jr.

    «Verso il futuro» Dopo l’accordo trovato due giorni fa con UniCredit, però, inutile dire come un momento privato si sia trasformato rapidamente in pubblico, tant’è che DiBenedetto ha scambiato qualche battuta coi cronisti. «Roma non è stata costruita in un giorno e ce ne vorranno più di sette per costruirla. Quanto? Non saccio» , ha replicato sorridendo, con un accento italo-americano a metà tra Jack LaMotta e Mario Puzo. Dribblata gelidamente la domanda sulla ruggine Totti-Baldini («ne sono a conoscenza» ), i complimenti sono piovuti su De Rossi («un grande giocatore» ) e il neo acquisto Lamela. «È veramente fantastico, ed ha segnato anche un gran bel gol» , alludendo alla prodezza che ha regalato la vittoria all’Argentina sul Messico nella partita d’esordio del Mondiale Under 20. Sulla questione societaria, infine, ha sottolineato: «Con UniCredit abbiamo lavorato sodo e insieme per trovare un accordo. Adesso siamo contenti e guardiamo verso il futuro» . Proprio vero. Quello immediatamente successivo al baseball, però, lo ha portato a cena ai Parioli, prima del ritorno all’hotel che lo ospitava, naturalmente a Via Veneto.

    Ricapitalizzazione In attesa di scoprire se, per la Roma, la prossima sarà «dolce vita» o meno, si pensa già al «closing» del 18 agosto, giorno in cui la Roma esordirà in Europa League e che potrebbe vedere DiBenedetto in tribuna. Dopo quella data ci sarà il Cda che lo coopterà nel ruolo presidenziale, destinato ad essere ratificato da una successiva assemblea da convocare tra fine agosto ed i primi di settembre. Sempre a settembre, poi, ci sarà la prima tranche della ricapitalizzazione prevista dal nuovo accordo tra i due partner. Non è detto, però, che ammonterà a circa 90 milioni, come anticipato da tutte le fonti. Possibile che ci si limiti ad una cinquantina di milioni in attesa di vedere il reale fabbisogno, ed eventualmente stornare quella parte dei 29 milioni stanziati per l’Opa che non saranno utilizzati (quasi tutti).

    Ecco Stekelenburg A proposito di soldi, la Roma dovrà perfezionare il pagamento di 6.35 milioni (in un’unica soluzione) di Stekelenburg. Ieri il portiere ha sostenuto le visite e conosciuto tecnico e compagni.«La squadra mi ispira — ha detto al sito ad. nl —. Luis Enrique si augura che il club sia veloce nella chiusura, perché la storia va avanti da troppo tempo. Se non arrivasse la fumata bianca dovrei aspettare» . Intanto l’allenatore ha chiesto d’intervenire a centrocampo con gente di qualità. Per l’attacco, oltre ai nomi di Nilmar, D. Costa e Palacio, si fa anche quello di De Bruyne (Genk), mentre per la difesa, oltre a Kjaer, spunta Coates (N. Montevideo). Se son rose...

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