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  • E' 'guerra' tra Higuain e Napoli: il Pipita pretende 2,6 milioni di euro

    E' 'guerra' tra Higuain e Napoli: il Pipita pretende 2,6 milioni di euro

    • CM
    Come nei migliori film, la storia (d’amore-odio) tra Gonzalo Higuain e il Napoli continua a riservare colpi di scena, ed è destinata a far parlare ancora molto di sé. E’ storia, ormai, il record di reti in Serie A del Pipita con la maglia del Napoli, nella stagione 2015-2016 e il conseguente burrascoso addio ai partenopei, con le visite mediche in gran segreto a Madrid e il pagamento della clausola di 90 milioni il 26 luglio 2016 da parte della Juventus, che si assicurava il centravanti argentino ma nativo di Brest.

    Il campionato 2016-2017 ci ha restituito un Napoli spumeggiante che in fretta ha dimenticato il bomber sudamericano grazie ai numeri del tridente tascabile, e un Higuain che ha contribuito ai trionfi bianconeri, mancando, però, all’appuntamento con la storia, ‘bucato’ nel maledetto sabato 3 giugno di Cardiff. Azzurri e Pipita si sono ritrovati per quattro volte in questa stagione, e in tre occasioni Gonzalo ha punito il club di De Laurentiis. Ma, a cavallo della doppia sfida del San Paolo (campionato 2 aprile, Coppa Italia 5 aprile), il Pipita ha calato un altro asso, promuovendo una causa nei confronti del Napoli avanti al Collegio Arbitrale, con cui chiedeva la condanna di quest’ultimo al pagamento di circa 680.000,00 euro per differenze retributive.

    Il club di ADL ha respinto le pretese del calciatore, sostenendo che quest’ultimo aveva percepito tutto quante spettantegli, addirittura una somma superiore a quella che gli era stata riconosciuta contrattualmente e contestando i conteggi dell’argentino sia perché parziali (non si dichiaravano integrazioni contrattuali ricevute nel corso del tempo) sia perché non computavano importi che il Napoli aveva versato allo stato, per conto di Higuain, a titolo di contributo di solidarietà, quella ‘tassa sui ricchi’ che tanto ha fatto discutere fino alla sua abolizione.

    Dopo la prima udienza, celebrata il 24 maggio scorso, il successivo 19 giugno, innanzi al Collegio Arbitrale di Napoli, si è svolto il tentativo di conciliazione che – come prevedibile – non ha prodotto alcun riavvicinamento, ormai insanabile la rottura dei rapporti tra le parti (nonostante l’auspicio in tal senso dal Collegio Arbitrale, ADL e Higuain non hanno presenziato personalmente all’udienza, delegando i rispettivi legali di fiducia, Avv. Mattia Grassani per il Club e Avv. Carlo Bosso per l’attaccante. La causa volge quindi alla sua conclusione, tanto che i legali sono stati convocati davanti all’organo giudicante per la discussione e decisione il prossimo 12 luglio.

    In vista dell’udienza del 12 luglio ecco il colpo di scena: il bomber argentino, che ci ha abituato a colpi a sorpresa sui campi di calcio, non lesina giocate imprevedibili neppure nelle aule di giustizia. A fine giugno, infatti, perviene sul tavolo del Collegio Arbitrale una memoria difensiva con la quale Higuain dichiara che, a causa di errori di calcolo, la somma rivendicata non ammonta a 681.000,00 euro ma a oltre 2.500.000,00 di euro, affermando che la responsabilità del Napoli non consisterebbe nell’aver versato somme inferiori rispetto a quelle previste nel contratto, ma nell’aver agito in mala fede avendo disatteso promesse effettuate prima della firma del contratto di lavoro.

    Tra poco più di 1 settimana, quindi, il verdetto finale verrà emesso: vincerà il Napoli o Higuain? Ci saranno da pagare 0 Euro, come sostiene il Napoli, o 2.6 mln di Euro, come chiede Higuain? Il ‘cambio di passo’ inaspettato, e giunto quasi al termine della controversia, dopo scambi di memorie e udienze, dovrà essere valutato dal Collegio Arbitrale che, probabilmente entro la fine dell’estate, scriverà un altro capitolo di un romanzo a tinte forti destinato a riservare altri colpi di scena. 

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