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  • 'E' il nuovo Socrates', attento Sandro: agli eredi di Maradona è andata sempre male...

    'E' il nuovo Socrates', attento Sandro: agli eredi di Maradona è andata sempre male...

    • Don Chisciotte e Sancho Pocho

    II confronto tra calciatori di epoche diverse è un giochino simpatico, ma spesso fuorviante. Serve ad esaltare i giovani talenti, a guadagnare qualche copertina, ma talvolta marchia a vita giocatori discreti, ma senza la scintilla dei fuoriclasse. Qualche giorno fa lo scafato Harry Redknapp, tecnico del Tottenham, ha accolto con tutti gli onori il brasiliano Sandro, ex Internacional di Porto Alegre: "E' il nuovo Socrates: gli assomiglia, gioca come lui, corre come lui. Può fare la differenza come Socrates".

    Belle parole, ma forse un po' azzardate per un ragazzo di 21 anni, che ha fatto belle cose solo in patria. Questo paragone cosi' lusinghiero, potrebbe trasformarsi in un boomerang alle prime cattive prestazioni. D'altronde, a metà degli anni '90, la stampa internazionale ha spesso battezzato 'nuovi Maradona' naufragati nel giro di pochi anni.


    Il più famoso, diciamo famigerato, in Italia è Claudio Borghi. Fu portato da Silvio Berlusconi dopo una sfida di Coppa intercontinentale tra Juve e Argentinos Juniors (8 dicembre 1985). Si scontro' con Sacchi, poi con Agroppi al Como. La sua esperienza italiana fu disastrosa, ora fa all'allenatore.

    In Italia transitò pure Diego Latorre,  che dal 1987 al 1992 fece faville con il Boca Juniors, prima di naufragare nella sua prima ed ultima stagione con la Fiorentina. Gioco' successivamente in Spagna per quattro anni lasciando discreti ricordi. Aveva una grande tecnica, ma era considerato un solista, adatto per lo più al calcio argentino

    Ora fa il procuratore, ma Leo Rodriguez nel '91 vinse una Copa America da protagonista, guadagnandosi una chance in Francia. Ando' bene al Tolone, maluccio, successivamente, con Atalanta e B.Dortmund

    In Francia ha contribuito al momento d'oro del Monaco, ma il brevilineo Marcelo Gallardo non ha mai spiccato il volo definitivamente. Ottimo giocatore, bravo sui calci piazzati e palla al piede, ma il paragone con Diego non regge

    'El Burrito' Ortega, idolo del River a piu' riprese, non è stato mai all'altezza della sua fama nelle esperienze europee, tranne forse con la maglia della Samp (1998/1999). Fantasioso, dribblomane e indisciplinato, ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto

    Il quasi coetaneo Juan Riquelme, simbolo del Boca Juniors, delizioso trequartista amato anche dal divino Diego, per un breve periodo della sua carriera ha incantato il mondo con la maglia del Villareal. Allontanato da mister Pellegrini, è tornato al Boca rivincendo la Libertadores nel 2007. Mai all'altezza del Pibe, ma comunque sublime per qualità dei passaggi ed eleganza.

    Pablito Aimar, per tutti El Payaso, è un centrocampista offensivo di qualità, ma anche piuttosto efficace. Con il Valencia vive anni importanti, transita per Saragozza prima di finire al Benfica. Con i portoghesi sfodera buone prestazioni, ma la stella che sembrava lumininosissima ora si è appannata.

    Meno prestigiosa la parabola di Andres D'Alessandro, sinistro delicato e artista della boba. Esploso con il River Plate ha fallito in tre campionati europei: Germania, Inghilterra e Spagna. In patria è tornato a buoni livelli, con il San Lorenzo, con i brasiliani dell'Internacional sta ritrovando anche un po' di continuità, ma anche lui non ha mantenuto le promesse

    Il 22enne Diego Buonanotte invece, ha ancora tempo per consacrarsi nel calcio internazionale, ma non ha probabilmente il fisico nè il temperamento per arrivare ai massimi livelli. Reduce da un tragico incidente automobilistico, il talento del River ha rinnovato fino al 2015, ma è attirato dal calcio del Vecchio Continente.

    Il 'nuovo Maradona' per eccellenza è pero' Lionel Messi, attualmente il miglior giocatore del mondo. Ha vinto molto, è la stella del Barcellona ed è simpatico all'intero pianeta. Avrebbe, forse, le carte in regola per confrontarsi con el Pibe, ma soffre un gap di personalità e la mancanza di vittorie con l'Argentina. Messi pero' è un fenomeno, quasi come Diego, quindi con il cambio generazionale non si parla più degli eredi dell'ex stella del Napoli, ma proprio del fantasista blaugrana.  Con l'aiuto di Youtube la caccia al nuovo Messi è diventata spasmodica ed ha prodotto già un notevole elenco, che riportiamo per dovere di cronaca: Guido Vadala, Lucas Ontiveros (in orbita Milan), Juan Iturbe (cercato da Napoli e Genoa), Giorgi Chanturia, il 18enne Daniel Villalba e perfino il coreano Park Sheng Ho, 13enne dalle doti tecniche impressionanti


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