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  • Paredes, è ora di prendersi la Roma

    Paredes, è ora di prendersi la Roma

    • Francesca Schito
    Il flop nel preliminare di ritorno con il Porto poteva essere una mazzata, il calendario gli fornirà un'altra chance. Leandro Paredes deve "riprendersi" la Roma, a partire dalla sfida con la Sampdoria. Una partita normale per tanti, non per lui, che tornerà ad affrontare il suo maestro, Marco Giampaolo. L'uomo che gli ha aperto una prospettiva diversa di carriera, spostandolo da mezz'ala a regista e rendendolo uno dei prospetti più interessanti d'Europa nel ruolo. 

    IL TOUR DE FORCE - Così come le altre squadre impegnate nelle due competizioni continentali, la Roma dovrà affrontare sette partite in ventuno giorni. Un vero e proprio tour de force, da approcciare con un centrocampo ridotto all'osso per l'addio di Vainqueur e per l'infortunio di Daniele De Rossi, uscito malconcio dalla sfida tra Francia e Italia. In attesa di chiarezza sul rientro del mediano di Ostia, che starebbe provando a mettere nel mirino la trasferta di Firenze, ci saranno almeno due chance per Paredes, che contro il Porto non ha affatto convinto, peraltro in tandem proprio con De Rossi, arretrato in difesa per l'occasione. 

    UN'ARMA IN PIU' - Non sarà solo l'apporto in regia a poter fare la differenza. La Roma cerca ancora l'erede di Pjanic sul fronte dei calci piazzati e l'argentino ha dimostrato già a Empoli di avere il piede caldo su palla inattiva. Spalletti vuole vedere una crescita generale, sogna un Paredes di personalità, in grado di prendersi la Roma a suon di lanci e assist ispirati. Dovrà avere il coraggio di osare la giocata, un coraggio che contro il Porto non c'è stato forse anche a causa del peso della partita. In fin dei conti, l'argentino ha solamente 22 anni. Ma per esigenze del momento, la Roma non può aspettare: serve il vero Paredes e serve subito. 

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