E' morto Alfredo Di Stefano, leggenda del calcio mondiale
ADDIO A UN MITO - Ci lascia uno dei più grandi giocatori che il calcio mondiale abbia mai conosciuto: Alfredo Stefano Di Stéfano Laulhé (questo era il suo nome completo), nasce in Argentina a Buenos Aires (nel barrio della Barracas) il 4 luglio 1926, ma successivamente acquisisce la nazionalità spagnola. Soprannominato La Saeta Rubia, a soli 15 anni entra a far parte della rosa del River Plate dove nel '48 debutta in Coppa Libertadores. L'anno successivo va a giocare in Colombia, al Millonarios, mettendo in mostra le sue doti realizzative: con 157 gol in 182 partite porta il suo club a vincere ben tre campionati in quattro stagioni.
PALLONE D'ORO - Nel 1953 Di Stefano passa al Real Madrid dove vive il suo periodo migliore: con la maglia delle Merengues vince 8 Liga, 5 Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Palloni d'Oro. In 11 anni al Real Madrid Di Stefano arriva a segnare 332 reti in 337 incontri, con una media di quasi un gol a partita. Saluta la squadra madrilena nel 1964, in occasione della finale di Coppa Campioni contro l'Inter. Chide poi la carriera a Barcellona, con l'Espanyol dove gioca fino al 1966 (si ritira a 40 anni).
SPAGNA E ARGENTINA - Di Stefano, nel corso della sua carriera, gioca con la maglia sia della nazionale argentina che di quella spagnola, senza mai riuscire a giocare un Mondiale. Dopo essersi ritirato intraprende la carriera d'allenatore: guida l'Elche, il Boca Juniors, il Valencia, lo Sporting Lisbona, il Rayo Vallecano, il Castellon, il River Plate e il Real Madrid. Ottiene successi anche in panchina: 5 titoli nazionali (due Campionati argentini, una Liga spagnola, una Supercoppa di Spagna e uno di Segunda Division) e uno internazionale (la Coppa delle Coppe nel 1979-80 con il Valencia). Dal 5 novembre 2000 vestiva la carica di presidente onorario del Real Madrid al fianco di Florentino Perez.