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  • Napolimania: è nato il Napoli alla Tonelli

    Napolimania: è nato il Napoli alla Tonelli

    • Fabio Mandarini
    Il gol della vittoria da infarto segnato al 95' di Napoli-Samp da Lorenzo Tonelli, zero partite collezionate in 8 mesi tondi tondi fino a ieri, è un simbolo. Doppio: della spietata bellezza del calcio, che ti chiude nel cassetto delle cose inutili salvo poi lusingarti all'improvviso, e della mentalità vincente. Già: proprio quella che aveva chiesto ai suoi Sarri alla vigilia della partita, - "perché mi sono stufato davvero di giocare bene e sprecare punti" -, e proprio quella dimostrata da Lorenzo il difensore. L'eroe dimenticato. Il primo acquisto della nuova stagione pagato a maggio 10 milioni di euro, o giù di lì, e mai, ma proprio mai utilizzato fino alla necessità estrema. Ecco perché ieri è nato il Napoli alla Tonelli.
    L'allievo di Sarri, lanciato a Empoli fino a diventare una colonna della squadra, da queste parti è gradualmente diventato l'ultima scelta: Albiol, Koulibaly, Chiriches, Maksimovic e poi lui. Teoricamente ultimo elemento nelle gerarchie di un reparto ricco di uomini da copertina o semplicemente di uomini strappati alla concorrenza con ricchi investimenti (come confermano i 25 milioni spesi per l'acquisto di Maksimovic): il calcio, dicevamo, è però bello e spietato, e così nonostante tutto alla fine è arrivata la chance. Grande, grandissima: Sarri sceglie Tonelli e non Maksimovic, e lui lo ripaga con il gol della vittoria in rimonta. Disperata. Al 95'. Coronamento di una prestazione già molto positiva: e al diavolo la naftalina. 
    Altro che milioni, nazionali e curriculum: al Napoli, a questo Napoli che sull'onda dei suoi campioni e dei suoi artisti interpreta un calcio sopraffino, a tratti delizioso e irresistibile, servono soprattutto i Tonelli. Gli affamati venuti dalla provincia: i ragazzi mai domi, abituati alla lotta; abituati a non mollare mai e a inseguire i sogni a denti stretti fino all'ultimo secondo dell'ultimo minuto. L'altro Lorenzo azzurro ha saputo aspettare e soffrire senza dare segnali di resa, e sui titoli di coda ha scritto la sua favola: dopo 8 mesi di assoluta inattività. Prima il problema al ginocchio sinistro, eredità empolese, poi la ripresa, le tribune e le panchine, e infine l'esplosione: al posto giusto, nel momento più giusto possibile. Un simbolo: della mentalità vincente e del carattere dei vincenti. Tra l'altro in una delle serate peggiori della stagione del San Paolo: niente show tinti d'azzurro, questa volta, piuttosto i fatti. I punti acciuffati per i capelli: sprechi evitati e tante grazie a Tonelli. Il nuovo volto del nuovo Napoli cattivo. Con una postilla: in mezzo a un mare di richieste di mercato già registrate, dal Torino al Sassuolo passando per il Bologna, la prima proposta recapitata al Napoli per il dimenticato Tonelli è stata proprio dalla Samp. Un mesetto fa, guarda caso: a Genova ci avevano visto giusto. Ma il calcio non perdona.

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