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  • E' una Lazio formato esportazione

    E' una Lazio formato esportazione

    Un punto d’oro, l’imbattibilità in trasferta mantenuta, questa Lazio continua a sorprendere fuori casa ed è uscita indenne da uno stadio infuocato come è il San Paolo, finora non ha mai perso in terra nemica. Il pari contro il Milan (2-2), le vittorie di Cesena e Firenze (doppio 1-2), il blitz di Bologna (0-2) e poi quello di Cagliari (0-3) infine il pari Tra i pari di San Siro e di Napoli ci sono i successi ottenuti a Cesena, Firenze Bologna e Cagliari strappato in emergenza agli azzurri di Mazzarri. Reja ha inanellato il sesto risultato utile consecutivo lontano dall’Olimpico, i punti ottenuti fuori casa adesso sono diventati 14, i biancocelesti sognano in grande, sanno bene che se vorranno tagliare il traguardo Champions dovranno sbancare vari stadi, dovranno portare punti preziosi a Roma dopo ogni viaggio.

    MATURA - E’ una Lazio più matura, riesce a superare ostacoli difficili, riesce ad ovviare agli infortuni dei big e a varie indisponibilità. Super Marchetti ieri è stato strepitoso, la sua prestazione vale un Oscar: nelle ultime sei partite ha preso solo un gol, quello del Catania all’Olimpico (63' Bergessio), per il resto la sua porta è rimasta inviolata (in campionato il portiere laziale non prende gol da 297'). Il Bologna, il Cagliari, lo Zurigo in Europa League, il Parma e il Napoli non gli hanno fatto gol. La difesa biancoceleste sta superando tanti esami, lo sta facendo nonostante le assenze di Biava e Dias, due che l’anno scorso erano stati tra i segreti del rilancio.

    IL FUTURO - E’ una Lazio che sogna in grande, ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi e non vuole fermarsi. Dalla sconfitta contro il Genoa in poi la squadra di Reja è cresciuta, è diventata più forte. In nove partite ha conquistato la bellezza di 21 punti, un bottino di tutto rispetto e che le ha permesso di lanciarsi in vetta al campionato. Edy si specchia nei numeri, sa che il difficile arriverà adesso, da Lazio-Juventus di sabato prossimo in poi per i biancocelesti arriverà un tour de force sfiancante, si giocherà ogni tre giorni e tutte le uscite avranno un peso sul futuro della stagione. «Serve una difesa di ferro per fare bene, se prendi pochi gol hai più possibilità di vincere e centrare i tuoi obiettivi», ha sempre detto il tecnico goriziano. Nelle prime giornate di campionato i suoi uomini attaccavano e le prendevano, le cose sono cambiate, oggi la Lazio è più solida.

    CISSE - E’ stata una Lazio eroica quella del San Paolo, l’emergenza non ha permesso a Reja di schierare la formazione migliore. Tutti hanno stretto i denti, lo ha fatto anche Cisse: si è fatto male, è rimasto in campo nonostante una forte contusione alla caviglia destra. Non si è arreso, è un leone vero, ha continuato a giocare nonostante il dolore, ha zoppicato per gran parte della partita, lo ha fatto anche nel finale uscendo dallo stadio di Napoli. Dovrebbe trattarsi solo di una botta, sarà ricontrollato nelle prossime ore, contro la Juventus vuole esserci. La Lazio si ritroverà a Formello domani, oggi sarà libera di riposare.

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