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  • Ecco i cinesi, ora l’Inter può sognare. Diamogli tempo, senza pregiudizi

    Ecco i cinesi, ora l’Inter può sognare. Diamogli tempo, senza pregiudizi

    • Stefano Agresti
    Non sappiamo per quanto - se per lo spazio di un mercato oppure per lustri - ma ora l’Inter può ricominciare a sognare. Con Thohir non era possibile: investimenti vicini allo zero e quell'inquietante prestito a tasso elevato che l’indonesiano ha fatto al club nerazzurro, quasi a testimoniare che l’impegno sarebbe sempre stato ridotto. Perfino Moratti, uomo dai modi garbati e gentili, a un certo punto non si è frenato: pensavo spendesse di più…

    Ora si cambia, però. O almeno questa è la sensazione. Perché Zhang Jindong, leader del gruppo Suning, è ricco e ambizioso, e perché i cinesi - come ci ha raccontato Lippi che li conosce benissimo - vogliono fare affari ma anche dimostrare di essere bravi e vincenti. L’acquisto di uno dei club più prestigiosi del mondo, per loro, è una sfida: vi dimostriamo quanto sappiamo realizzare. E proprio questo rappresenta una garanzia per l’Inter.

    Aspettiamo con curiosità - e senza pregiudizio alcuno - di vederli all’opera. E anzi sarà giusto dare loro il tempo necessario. Necessario a capire com’è il mondo del calcio, diverso da qualsiasi altro a livello imprenditoriale perché uno più uno non sempre fa due e perché la passione della gente ha un peso fondamentale; necessario a ricostruire una società che negli ultimi anni non ha compiuto passi avanti e che lascia in eredità una situazione complicata da gestire a livello di Fair play finanziario. Permettiamo ai nuovi padroni anche di sbagliare, se lo faranno. A patto che siano chiari con i tifosi e con il mondo nerazzurro, che non meritano un’altra presa in giro in stile Thohir.

    Certo, ci farà male la definitiva uscita di scena di Moratti, uno dei presidenti più grandi nella storia del nostro calcio, forse il più appassionato. Ma in fondo il suo addio c’era già stato, perché non c’era nulla di suo nell’ultima Inter benché ne possedesse ancora il trenta per cento.

    La cessione definitiva del club nerazzurro a Zhang Jindong sarà seguito quasi certamente dal passaggio del Milan a un altro gruppo cinese. Il momento è storico, lo abbiamo già detto, e abbiamo sottolineato come tutto questo rappresenti una sconfitta per l’imprenditoria italiana e, in particolare, milanese. La storia, però, dice che il presente e forse il futuro sono in mano ai capitali che arrivano dall’Oriente: la speranza è che regalino ai tifosi i sogni che i Moratti e i Berlusconi non sono più in grado di offrire.

    @steagresti
     

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