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  • Fiorentina: il silenzio per convincere Pizarro a restare

    Fiorentina: il silenzio per convincere Pizarro a restare

    • Luca Cellini

    'Una volta decisi di provare Pizarro davanti alla difesa, e in uno dei primi allenamenti in quella posizione del campo gli urlai: nano, dalla via prima la palla. Lui, che è un permaloso e un istintivo, da quel giorno non mi rivolse la parola per sei mesi. Gli chiedevo: gioca corto, e lui lo faceva lungo. Lancia pià velocemente, e lui rallentava. E' permaloso, va saputo prendere...'. Così Luciano Spalletti ha descritto il carattere di Pizarro in una recente intervista radiofonica. Il tecnico toscano ha provato anche a zittire chi, fomentato dalle parole del procuratore del cileno, ha pensato che il regista volesse semplicemente andare a guadagnare di più da altre parti. E invece è fatto così Pizarro: genio e follia. 'Quando le cose vanno bene nella squadra, lui canta - ha aggiunto Spalletti -. Quando smette di farlo, è un casino...'. 

    Pizarro la scorsa estate rifiutò ben 12 offerte, pur essendo fuori squadra nella Roma allora guidata da Zdenek Zeman, e alla fine disse 'sì' (non certo per una questione economica) al suo ex compagno Montella. 'Io non lo prendo, e già una volta Pizarro mi disse che, davanti ai tanti soldi dello Zenit, lui non sarebbe venuto, perchè col denaro che già possiede potrebbe permettersi di comprare mezzo Cile' ha affermato Spalletti. Chi il 'Pek' lo conosce bene è Daniele Pradè, che già da qualche settimana prima dell'annuncio sospettava che il giocatore volesse lasciare la Fiorentina, e non certo per mere questioni economiche. E il d.s.ha subito 'stoppato' chi, nel club gigliato, proponeva di andarlo a trovare direttamente nel ritiro della Nazionale per fargli cambiare idea.

    Pradè e Montella sanno che ci vuole la giusta strategia per entrare nel cuore di Pizarro. Per adesso per quest'ultimo si è esposto l'agente, ma non lo stesso giocatore, che è atteso per il pre-raduno ad inizio luglio. La strategia è chiara: silenzio assoluto sulla vicenda, con il giocatore e con i media, raccolta delle eventuali offerte di mercato, e attesa per il ritorno del centrocampista a Firenze. Sarà quasi certamente Montella stesso ad accoglierlo e guardarlo negli occhi: o bene bene o male male. E nel frattempo nella città del Giglio gli amici del cuore, quelli che hanno 'adottato' la sua famiglia nei mesi fiorentini, hanno già pronta una sorta di manifestazione pacifica per non farlo andar via.

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