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  • Ecco Mati Fernandez: come cambia il Milan, rebus attacco per Montella

    Ecco Mati Fernandez: come cambia il Milan, rebus attacco per Montella

    • Federico Albrizio e Daniele Longo
    Montella lo aveva anticipato prima della sfida contro il Pescara, il rientro di Mati Fernandez è sempre più vicino: il centrocampista cileno infatti oggi si è allenato con il gruppo e presto sarà a disposizione del Milan. Difficile vederlo in campo subito contro il Palermo nel prossimo turno di campionato, più possibilità che venga inserito dopo la sosta e il suo rientro può cambiare le strategie e gli assetti tattici rossoneri: ecco come.

    DUE SOLUZIONI - Con l'innesto nelle rotazioni di Mati (e di un Pasalic sorpresa nel finale contro il Pescara) Montella avrà innanzitutto più soluzioni a disposizione per far rifiatare gli interni di centrocampo, soprattutto Giacomo Bonaventura: Jack è di fatto insostituibile al momento negli schemi dell'Aeroplanino, unico per caratteristiche tecniche tra gli uomini a disposizione. Finora: l'ex Fiorentina infatti può garantire la qualità in possesso richiesta da Montella per il ruolo e permettere a Bonaventura di tirare il fiato in alcune partite, o in alternativa, fosse necessario alzare la pressione, schierarli insieme come due mezzali di spinta. Due scenari, uno più conservativo e uno più offensivo, ma non sono gli unici perché sarebbe possibile attuare con più frequenza una disposizione già vista in spezzoni di partita contro Genoa e Pescara: un centrocampista in più (Mati), Bonaventura esterno alto a sinistra e Niang punta. Montella ha già lasciato intuire di non disdegnare questo tipo di schieramento, Mbaye ha le caratteristiche per interpretare il ruolo di punta mobile e nel corso degli ultimi anni (soprattutto con Mihajlovic e con Gasperini a Genova) ha lavorato in questa direzione: il tecnico ci pensa, serve tempo ma è una soluzione da non sottovalutare nel medio periodo.

    REBUS ATTACCO - Se dovesse verificarsi quest'ultimo scenario tuttavia si andrebbe ad acuire un problema già presente ed evidenziato da Montella: troppi attaccanti centrali in rosa. E' già complicato gestire i tre utilizzati al momento e dare le giuste motivazioni, ha spiegato il tecnico, qualora si aggiungesse anche Niang la situazione diventerebbe ancor più delicata e potrebbe costringere il Milan a una/due cessione: ma chi sarebbe sacrificato? Le gerarchie suggeriscono Gianluca Lapadula, solo 142' collezionati finora e ultimo nei pensieri del tecnico, ma secondo quanto appreso da Calciomercato.com la sua cessione è un'ipotesi difficilmente percorribile: in primis perché il Milan non ha intenzione di svendere e vuole proteggere l'investimento estivo (9 milioni di euro per il cartellino e contratto di cinque anni), in seconda battuta ma ancor più importante la forte volontà di Lapadula di restare e provare a far ricredere Montella. Occhi allora su Luiz Adriano ma anche per lui non ci sono al momento segnali di partenza, anzi: il brasiliano è salito nelle gerarchie e ha scavalcato proprio l'ex Pescara, al momento sembra blindato ma un'eventuale ricca offerta dall'estero potrebbe rimescolare le carte in qualsiasi momento. C'è poi Carlos Bacca, nervoso nel finale contro il Pescara e sempre seguito dal PSG: dopo il fallimento della trattativa col West Ham il Milan ha puntato forte su di lui, ma se i parigini mettessero sul piatto una cifra superiore ai 28-30 milioni di euro la trattativa potrebbe aprirsi. Rebus attacco dunque per i rossoneri (che a gennaio cercheranno anche un nuovo esterno offensivo), a prescindere da come Montella deciderà di sfruttare il recupero di Mati Fernandez.

    Twitter: @Albri_Fede e @86_longo

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