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  • "Ecco perché non abbiamo un Leicester in Italia"
"Ecco perché non abbiamo un Leicester in Italia"

"Ecco perché non abbiamo un Leicester in Italia"

Da "Vivo X Lei""Perché non abbiamo un Leicester in Italia?"
LeCoseComeStanno scrive: 


"Manchester City quarto.
Manchester United sesto.
Liverpool settimo.
Chelsea addirittura decimo.

"Questa Premier è pazzesca".
Ha usato proprio queste parole, Claudio Ranieri, nel rispondere ai giornalisti dopo lo sbalorditivo 3-1 rifilato in casa del City i primi di Febbraio.
E oggi, a nove giornate dal termine, ci sono proprio i "Foxes" a guidare una classifica davvero rocambolesca, con cinque punti di vantaggio sul Tottenham.
Ma com'è possibile che le quattro big sopracitate, che ogni anno investono pesantemente nel mercato calciatori, siano state distaccate da una squadra con un fatturato clamorosamente inferiore?

A sentire testate giornalistiche e allenatori, sarebbe troppo facile, troppo semplicistico adesso parlare di "grinta" e di "cuore". Per informazioni, andate a chiedere a mister Conte, che a Maggio del suo ultimo anno in bianconero, disse ai giornalisti che "Con 10 Euro non si mangia a un ristorante da 100 Euro". Una metafora simpatica, un modo come un altro per ricordare a tutti che, nel calcio, i soldi contano.
Ma è solo la punta dell'iceberg. Non solo Conte, tutti noi sotto sotto ne siamo convinti. 

Eppure, esistono storie come il Leicester. Che sia solo una luminosa eccezione caduta dal cielo per confermare la regola?
Per rispondere a questa domanda, occorre porcene almeno altre due: cos'ha il Leicester di speciale? E perché certe imprese straordinarie in Italia non capitano con la stessa frequenza?

Per il primo quesito dobbiamo tener presente..." CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
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Luca Borioni risponde: 

Credo che la risposta se la sia data già lei, caro LeCoseComeStanno, quando ha sottolineato la differenza sostanziale del nostro calco rispetto a quello che si gioca negli altri campionati. Lei ha parlato, giustamente, di tatticismi esasperati e di partite che implodono a cause delle strategie e delle contromisure che i nostri tecnici adottano quando si affrontano tra loro. Che cosa succede allora, quando un tecnico italiano (e italianista) come il buon Claudio Ranieri inietta la sana ricetta del contropiede veloce e della difesa attenta in un calcio propositivo e aggressivo come quello inlgese? Può succedere che ttenga motli successi. 


Il Leicester è la combinazione di alcuni fattori fortunati, ma alla base possiamo considerare quanto appena sostenuto: le idee di Ranieri abbinate a una squadra splendida per compattezza e freschezza mentale ed atletica. Aggiungiamo poi l'annata storta di quasi tutte le big e il gioco - per le foxes - è fatto.

Congiunzioni astrali di questo tipo capitano una volta ogni tanto, anche in Premier. Da noi, è vero, non succede dai tempi del Verona. E chissà se capiterà ancora: la tattica estremizzata ingabbia molte buone intenzioni e le pressioni ambientali da noi contano più che altrove: in Italia una favola come quella del Leicester avrebbe vita molto più breve, le grandi non lascerebbero scampo. Se poi la Juve, per una volta che sbaglia approccio al campionato, realizza la più grande rimonta di sempre, c'è poco spazio per certi sogni sbarazzini. 

Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere su VIVOPERLEI.calciomercato.com 

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