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  • Eder fatica, ecco perchè secondo Zenga e Delio Rossi

    Eder fatica, ecco perchè secondo Zenga e Delio Rossi

    • Lorenzo Montaldo
    Il Martins Eder arrivato all'Inter è soltanto un lontano parente dello scintillante giocatore che a Genova incantava i tifosi della Sampdoria. Certo, una diversa realtà, nuovi automatismi da affinare e un posto da titolare da guadagnarsi di volta in volta non aiutano appieno. Eppure, in nerazzurro (e anche in Nazionale) l'italo-brasiliano fatica. 

    Due suoi tecnici dello scintillante periodo blucerchiato, Walter Zenga e Delio Rossi, hanno provato a spiegare a Tuttosport il perchè del calo di Eder: "Posso solo dire bene di lui, per me era un giocatore fondamentale" attacca Zenga. "Avevo capito come utilizzarlo per farlo rendere al meglio: con Mihajlovic, infatti, faceva anche il terzino nel 4-3-3, io invece gli ho chiesto di stare più alto e concentrarsi solo nel far gol: diciamo che l’ho utilizzato come l’asso di quadri. E’ un giocatore molto disponibile e questo è un “problema”: è portato a sacrificarsi molto e la grande disponibilità che dà la paga facendo fatica ed essendo meno lucido in zona gol. Cambiare a metà stagione è sempre problematico, perché non si ha mai il tempo necessario per adattarsi alla nuova realtà. Credo comunque che si rivelerà un acquisto fondamentale per l’Inter -conclude l'Uomo Ragno "tant’è che se oggi fossi su una panchina, sarebbe il primo nome che farei al mio presidente".

    Diversa la lettura di Delio Rossi: "Sicuramente un discorso è giocare nell’Inter, un altro nella Sampdoria. Eder è un ragazzo molto sensibile, quindi ci sta che adesso viva questo momento in cui non riesce a segnare con apprensione. E’ un attaccante di gamba, di movimento, che fa anche del sacrificio una sua dote. Per intenderci, non è come Icardi, non è un finalizzatore puro. Nonostante abbia le caratteristiche per farlo, Eder fa più fatica da seconda punta che da esterno nel tridente. E’ bravo nell’aprire spazi per i compagni, nel mandarli in rete, procurarsi punizioni o rigori. Se serve un attaccante che faccia giocare bene la squadra, Eder è l’uomo giusto. Se invece l’Inter cercava uno che segnasse tanti gol, allora forse bisognava indirizzarsi su un’altra tipologia di giocatore, considerando la presenza di Icardi".

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