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  • Eder, l'eroe inatteso che ricorda Nuno Gomes e vale solo 5 milioni di euro

    Eder, l'eroe inatteso che ricorda Nuno Gomes e vale solo 5 milioni di euro

    • Alessandro Cosattini
    Non è stato Antoine Griezmann il protagonista di Portogallo-Francia. Neanche Cristiano Ronaldo, uscito dal campo dopo 24 minuti per infortunio. I due candidati al Pallone d'Oro non hanno inciso sul campo. E' stata, invece, la finale di Éderzito António Macedo Lopes, meglio noto come Éder. L'uomo che non ti aspetti, inserito da Fernando Santos al 79' al posto di un ottimo Renato Sanches per tenere su i palloni, nel momento in cui il Portogallo sembrava non reggere l'urto di una Francia arrembante. Éder ha fatto a sportellate con Umtiti e Koscielny, ha dato respiro alla difesa portoghese e, al 109', nel secondo tempo dei supplementari, ha trovato il gol alla Cristiano Ronaldo. Destro da fuori area che si insacca alla destra di Lloris, all'angolino basso. Un gol che fa esplodere la nazionale portoghese, Cristiano Ronaldo in primis, in panchina per sostenere i suoi compagni, leader assoluto di questa squadra. 
     
    PRIMI CALCI IN PORTOGALLO - Nasce nel 1987 a Bissau, capitale della Guinea-Bissau (ex colonia portoghese, situata nell’Africa Occidentale) e sbarca in territorio lusitano durante la sua adolescenza, a Coimbra. Dai tredici ai diciannove anni, gioca per i dilettanti dell’ADC Adémia, e nel 2006, fa il suo esordio nel calcio professionistico portoghese, in terza divisione con l’Oliveira do Hospital. L’anno successivo, le sue prestazioni vengono notate da un’affiliata dell’Académica, la Tourizense, dove a soli vent’anni giocherà 41 partite, firmando 11 gol, ancora una volta in terza divisione. E’ proprio l’Académica, che, stregata dalle qualità del giocatore, lo mette sotto contratto nell’Olimpo dei grandi. Nell'estate del 2012 arriva la chiamata del Braga. 
     
    L'ESPLOSIONE AL BRAGA - Arriva con la nomea di giovane promessa, ma va ben oltre alle aspettative, segnando 13 gol in 18 partite di campionato e servendo 3 assist ai suoi compagni. Poi il triste epilogo di stagione: il famigerato ginocchio destro fa crack, Éder si rompe il legamento crociato anteriore, saltando il finale di stagione e la preparazione estiva. Con la maglia del Braga totalizza 33 gol in 85 partite. Nell'estate 2015 lo Swansea lo acquista per meno di 7 milioni di euro. 13 partite e nessun gol in Premier League, nella finestra invernale di mercato si trasferisce al Lille, dove ritrova la condizione migliore e soprattutto il gol: 6 reti e 4 assist in 13 partite di Ligue 1. Il Lille, convinto dalle prestazioni del ragazzo, lo riscatta dal club gallese per 4,5 milini di euro. Fernando Santos decide di convocarlo per Euro 2016, perché il Portogallo deve avere una prima punta in rosa.
     
    IL PARAGONE - In patria viene paragonato alla leggenda portoghese Nuno Gomes per essere un centravanti anomalo: arretra, di tanto in tanto, sulla trequarti offensiva o sulle fasce, cercando spesso e volentieri l’assist decisivo per il compagno o il tiro dalla lunga distanza, proprio come avvenuto questa sera, in finale, contro la Francia. E pensare che prima di questa partita Éder aveva disputato solo 13 minuti nell'Europeo: 6' contro l'Islanda e 7' contro l'Austria. Tutti aspettavano Cristiano Ronaldo, invece l'ha decisa lui. Il suo gol rimarrà nella storia: è la rete che permette al Portogallo di riscattarsi dopo la finale persa contro la Grecia nel 2004. 
     

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