Eder si prepara al derby: "Mi sento bene, la Sampdoria si sta ritrovando"
Sul finire 2015, un piccolo problema muscolare ha impedito all'attaccante brasiliano naturalizzato italiano di prendere parte alle ultime uscite del Doria targato Montella. Qualche tifoso era in apprensione proprio in vista della ripresa dopo la sosta natalizia, che metteva subito in calendario il Derby della Lanterna. Ma gli appassionati potranno tirare un sospiro di sollievo: "Infortunarsi è sempre brutto, però non posso lamentarmi perchè negli ultimi due anni non mi sono capitati molti infortuni" ammette Eder a Samp TV "Muscolarmente era veramente tanto che non avevo problemi. Nel nostro lavoro capita anche questo, sono stato in Brasile, ho lavorato stando vicino anche alla mia famiglia e ora mi sento bene". Parole che sicuramente tranquillizzeranno l'ambiente: l'attaccante ci sarà a Marassi il 5 gennaio.
La Samp, comunque, guarda ai prossimi impegni con un po' più di tranquillità dopo una prima parte di campionato travagliata: "E' un anno importante, l'anno scorso abbiamo fatto un grande campionato, questa stagione siamo partiti bene prima di quella fase di difficoltà che abbiamo vissuto, ma credo che stiamo riprendendo il cammino giusto" ribatte Eder. "Stiamo lavorando bene e penso che la Samp sia sulla buona strada per fare un grande campionato".
Sul cammino doriano, però, c'è la partita che a Genova vale un'intera stagione: "Prepariamo il derby, sappiamo tutti che è una gara importante" Eder non si nasconde, e va diretto al punto. "Quando c'è un cambio di staff la squadra ci mette un po' a capire il metodo di lavoro, ma siamo in ripresa, stiamo lavorando con attenzione e nelle ultime uscite siamo stati positivi. Ora però c'è una gara diversa, tutta particolare, tanti nello spogliatoio la conoscono già, sono novanta minuti che possono cambiare il ritmo della stagione".
Un segreto per affrontare al meglio il derby però c'è: "E' una gara a cui bisogna arrivare anche abbastanza tranquilli, non troppo carichi di pressione perchè magari poi non si riesce a fare quello che si vorrebbe" ammette Eder. L'importante è "essere decisi a vincere, come sempre del resto".
