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  • Eder sulle orme di Eusebio: Roma, Napoli, Palermo e Samp all'erta. VIDEO
Eder sulle orme di Eusebio: Roma, Napoli, Palermo e Samp all'erta. VIDEO

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  • Luca Cassia

Éderzito António Macedo Lopes, in arte Éder, è un nome che non farà strabuzzare gli occhi agli esterofili nostrani. In realtà l’attaccante originario della Guinea-Bissau, dopo il trasferimento estivo allo Sporting Braga, ha brillantemente debuttato in Champions League e nella nazionale portoghese di Paulo Bento. Inoltre, dettaglio tutt’altro che trascurabile, contende il comando della classifica marcatori lusitana al fianco dei più gettonati Jackson Martìnez e Óscar Cardozo. Euroconsigli per gli acquisti vi presenta il volto nuovo del calcio continentale, il primo candidato alla vacante maglia numero nove della Selecção das Quinas in vista dei Mondiali 2014 in Brasile. Conosciamolo meglio.

NOME:  Éderzito António 
COGNOME: Macedo Lopes
DATA DI NASCITA: 22/12/1987 (24 anni)
NAZIONALITÀ: Portogallo/Guinea-Bissau
ALTEZZA/PESO: 1.88 cm x 81 kg
RUOLO: Attaccante
CLUB: Sporting Braga (Portogallo)
VALORE DI MERCATO: 2.500.000 Euro
SCADENZA CONTRATTO: giugno 2016
IN ITALIA FAREBBE COMODO A: Napoli, Roma, Palermo e Sampdoria
 
Sarebbe un sacrilegio scomodare una leggenda vivente come Eusébio, pertanto nessun torto gli verrà recato. Ma quarant’anni dopo l’addio alla nazionale portoghese della “Perla nera”, Éder si candida a raccoglierne gradi ed eredità, quella che una folta schiera di centravanti non hanno colmato nella storia recente. Un limite tecnico che i lusitani tuttora pagano, a dispetto di una cultura e di interpreti che potenzialmente conoscono pochi rivali. Se non altro, al di là della collocazione tattica, Eusébio e l’avançado del Braga condividono un’origine esotica in quanto nativi di ex avamposti del colonialismo portoghese, appunto Mozambico e Guinea-Bissau. 
La Repubblica africana dà i natali ad Éderzito nel 1987, ma la sua formazione calcistica è esclusivamente lusitana nel Distretto di Coimbra: Adèmia, Oliveira Hospital e Tourizense, club quest’ultimo che lo lancia nel professionismo. A 21 anni viene notato dall’Académica, la squadra più titolata di Coimbra, che lo lega a sé per le successive quattro stagioni nella Primeira Liga. La graduale maturazione tra gli “Os Estudantes” viene premiata dall’interessamento di mezza Premier League (Arsenal su tutte), società tedesche nonché italiane, ma a blindarlo la scorsa estate sono i connazionali dello Sporting Braga che approfittano del contratto in scadenza. Arrivato in punta di piedi non tarda ad esplodere: segna uno dei penalty che allontanano l’Udinese dall’ambita Champions League, in campionato viaggia con la media di un gol a partita (6 in altrettante presenze) tanto da convincere Paulo Bento ad arruolarlo nella Seleção Portoghese. Scelta tutt’altro che sofferta, d’altro canto tra la patria natia e il Portogallo si accumulano 170 posizioni di differenza nel ranking Fifa.
Con la maglia biancorossa del Braga sorprende per mezzi atletici, dinamismo e rifinitura: sebbene sia la classica prima punta, infatti, possiede anche la dote dell’assist. Sono già quattro in stagione dei quali tre nella vetrina della Champions League (nel link sottostante il 2-0 servito ad Alan all’Old Trafford, gara poi persa 3-2). L’aitante numero 17 ama allargarsi e convergere al centro con spunti in progressione senza curarsi delle lunghe leve che lo caratterizzano. Non è un centravanti atipico, tuttavia, come conferma il suo bottino personale, ma la capacità di duettare con i compagni di reparto lo rende un elemento imprescindibile nello scacchiere di Josè Peseiro, un 4-2-3-1 votato all’attacco.
Il prezzo contenuto del suo cartellino (2.5 milioni di Euro) ha recentemente alimentato l’interesse del Fenerbahce, ma c’è da sfregarsi le mani anche in Serie A. Nel Napoli costituirebbe una valida spalla per Cavani, mentre nel tridente di Zeman confermerebbe la sua vena realizzativa. E sempre in termini di reti quanto farebbe comodo anche a Palermo e Sampdoria, già sulle sue tracce in passato.

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