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  • Ederson è arrivato:| 'Finalmente alla Lazio'

    Ederson è arrivato:| 'Finalmente alla Lazio'

    • M.A.

    'Finalmente sono arrivato'. Ederson è a Roma, ieri è atterrato a Fiumicino e ora conta di far decollare la Lazio. Solo abbocchi e promesse per un lustro, poi, con lo svincolo dal Lione e il passaporto comunitario, le parti si sono incontrate e legate per cinque anni. Ederson è il primo colpo che il presidente Claudio Lotito mette a disposizione di Vladimir Petkovic, in un progetto nuovo che porta con sé un rischio che anche la Roma aveva pensato di calcolare, prima di optare per la certezza Zeman. I dirigenti giallorossi, infatti, ci avevano pensato. Avevano seguito Petkovic in Svizzera e ne erano rimasti colpiti, una via tecnica affascinante ma anche un azzardo dopo il fallimento del piano Luis Enrique. La 'confessione' è avvenuta in un incontro con gli emissari di 'Petko' a Trigoria, poco dopo l'accordo raggiunto con la Lazio. Incontro organizzato per altri motivi, ma che a un certo punto ha fatto saltar fuori il nome del tecnico bosniaco e i complimenti della dirigenza romanista: la Lazio aveva colto l'occasione che la Roma ha dovuto lasciar andare.

    L'arrivo di Ederson c'entra qualcosa con la nuova Lazio versione Petkovic, un moto perpetuo con l'obbligo di fare gioco e di attaccare. Ventisei anni, trequartista, ma anche esterno o seconda punta, un fenomeno prima della lesione ai legamenti del ginocchio che ne ha rimandato l'esplosione a data da destinarsi. La Lazio spera entro l'anno prossimo, Ederson è stato preso per portare velocità ad una squadra che ha vissuto una stagione sulle sole accelerazioni di Lulic e Klose. Lui e Barnetta esterni avanzati, questa è l'idea. E il brasiliano ne è rimasto affascinato: nel mese passato a casa a Parapua, 560 km da San Paolo, non ha pensato ad altro (compresa la riconquista della Seleçao).

    Ederson firmerà per cinque anni, a 1,7 milioni netti a stagione. Lotito lo voleva dal 2007, quando a 21 anni il brasiliano faceva faville nel Nizza, ma allora costava 15 milioni. Troppi, anche se l'anno dopo la Lazio ne investì cinque di più per Mauro Zarate. Forse tanti soldi persi, almeno 10 milioni stando alle quotazioni che circolano. L'argentino è il 'patrimonio' che la Lazio deve scegliere se far rivalutare in casa o altrove. A Milano il Napoli ha fatto un sondaggio col d.s. biancoceleste Igli Tare, per il dopo-Lavezzi. 'L'aria napoletana gli farebbe bene - ha detto ieri Luis Ruzzi, l'uomo a cui Maurito ha chiesto di riallacciare i rapporti con Lotito -. Zarate ha un contratto per altri due anni, la gente lo ama e vuole che resti. Mauro ha sofferto molto Reja, ma tutto si supera'. Tradotto: a Zarate non dispiacerebbe affatto restare.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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