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  • El Shaarawy, la doppietta non basta: dieci giorni per riprendersi la Roma

    El Shaarawy, la doppietta non basta: dieci giorni per riprendersi la Roma

    • Francesca Schito
    Una doppietta per dimenticare un avvio di stagione difficile, una doppietta per urlare: "Ci sono anche io". Stephan El Shaarawy ha provato a riprendersi la Roma in una notte strana come quella dell'Olimpico contro l'Austria Vienna, che ha visto i giallorossi in completo controllo fino ai due minuti di blackout che hanno originato il 3-3. Nessuna colpa, ovviamente, per il Faraone che al momento dei gol che hanno regalato il pari agli austriaci era già uscito dal campo lasciando il posto a Salah. Era stato lui a mettere la sfida in discesa, rispondendo presente agli inviti ricevuti da Gerson prima e da Francesco Totti poi. Non è bastato il delizioso pallonetto del momentaneo 1-1, né il tocco di misura che ha permesso alla Roma di assaporare il vantaggio. Ma per El Shaarawy si tratta del primo atto di dieci giorni potenzialmente cruciali per il suo futuro.

    SENZA PEROTTI TOCCA A LUI - L'infortunio patito da Perotti contro il Napoli gli spalancherà, a meno di sorprese, le porte dell'undici titolare nelle prossime tre sfide di campionato con Palermo, Sassuolo ed Empoli. L'ex Milan è già andato a segno nel match contro il Crotone e in una settimana di fuoco proverà a creare qualche dubbio in più a Luciano Spalletti, che nelle gare che contano gli ha sempre preferito la coppia Perotti-Salah, senza contare un Edin Dzeko ormai intoccabile al centro dell'attacco giallorosso. Una grande occasione anche per giustificare i tanti milioni spesi per lui da Walter Sabatini in estate, dopo quei primi mesi agli ordini di Spalletti che avevano stregato tutti: gol, assist e sacrificio, fino a diventare un elemento cardine nella rincorsa Champions dello scorso anno. La doppietta con l'Austria Vienna - l'ottava della sua carriera - è il modo migliore per rilanciarsi, quella che inizierà domenica sera contro il Palermo può davvero diventare la settimana di El Shaarawy. Per il tecnico toscano sarebbe manna dal cielo ritrovarsi un giocatore subito pronto per raccogliere la sfida della titolarità dopo l'infortunio dell'argentino. In questi primi mesi El Shaarawy non aveva brillato, ma la gara di ieri sera potrebbe avergli restituito quella fiducia e quella confidenza con il gol fondamentali per dimostrare il suo valore. La Roma aspetta il suo Faraone.

    Twitter: @francescaschito

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