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  • 'Elkann tradirà di nuovo la Juve': come Calciopoli, la paura del tifo bianconero
'Elkann tradirà di nuovo la Juve': come Calciopoli, la paura del tifo bianconero

'Elkann tradirà di nuovo la Juve': come Calciopoli, la paura del tifo bianconero

  • Gianluca Minchiotti
Leggendo fra le righe del tifo juventino, si fa strada una sensazione: filtra la paura che John Elkann stia pensando a un nuovo ribaltone in casa Juve, un altro 'tradimento', secondo un'accezione oltranzista - ma non per questo minoritaria - del sentimento popolare bianconero. 

2006: ELKANN ABBANDONA LA TRIADE - Il primo 'tradimento' di Elkann risale al 7 maggio 2006, mentre scoppia Calciopoli. Prima ancora dei processi, il nipote dell'Avvocato condanna Moggi e Giraudo, con una frase che suona come un epitaffio: "Siamo qui per dimostrare la nostra vicinanza alla squadra". Nessun accenno ad allenatore e gruppo dirigenziale, e neanche al giovane Andrea Agnelli, che prima delle partite di quella Juve faceva capolino a bordo campo a fianco della Triade. E poi, durante il processo sportivo, i legali della Juve di Elkann accettano la Serie B ("Pena congrua").   

2017, NUOVO PRESIDENTE? - Dodici anni dopo, secondo voci di corridoio e rumors sempre più insistenti, Elkann e Agnelli sarebbero ormai ai ferri corti. Incompatibilità caratteriale e dissapori personali, nel contesto di una guerra intergenerazionale fra i rami della Famiglia, sarebbero alla base di un rapporto ormai logoro fra i due. La conseguenza, fra non molto, potrebbe essere il cambio di guardia al comando della Juve, con un avvicendamento alla presidenza: da Andrea Agnelli a un uomo di fiducia di John (Alex Del Piero?). 

COME SI FA A CAMBIARE ANDREA? - Di fronte a questa ipotesi, la maggior parte dei supporter bianconeri rimane per lo meno stupita. "Ma come si fa a cambiare un presidente che sta lottando per vincere il sesto scudetto di fila?", è la frase ricorrente che si legge sui social e nei commenti alle nostre notizie. E poi, perché proprio nel momento in cui tutta l'Italia calcistica sembra essersi coalizzata contro la Juve? E proprio quando Agnelli è nell'occhio del ciclone nell'ambito dell'inchiesta sul 'caso biglietti'? In un momento così, Andrea andrebbe difeso e confermato, non messo da parte

COSE GIA' VISTE, MA ORA... - Sono questi gli elementi che fanno temere agli juventini un nuovo 'tradimento' da parte di Elkann. Stiano tranquilli, però, quei tifosi: da quando gli Agnelli sono proprietari della Juve (nel 1923 Edoardo Agnelli fu il primo presidente della dinastia), alla guida del club si sono succedute le varie anime della casata. C'è stata la Juve di Gianni Agnelli e c'è stata quella di Umberto Agnelli, c'è stata la Juve di Boniperti (sotto l'egida dell'Avvocato) e quella della Triade (di ispirazione umbertina), e ora c'è la Juve di Andrea. Se, fra non molto, ci sarà anche una Juve di John, sarà una cosa normale, già vista, ciclica, non un 'tradimento'. Certo che poi bisognerà anche fare meglio di quanto hanno fatto i bianconeri negli ultimi sei anni, sul campo e in termini di crescita del fatturato. E non sarà un'impresa facile. 

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