Non è un terzino, da mezz'ala non si trova, dietro le punte non inventa. I giudizi erano praticamente unanimi tra i tifosi rossoneri. E il destino di Urby Emanuelson al Milan sembrava segnato. Ma in panchina c'è un livornese cocciuto che ascolta poco gli umori della curva e dà parecchio retta alle proprie intuizioni.

 

Così l'olandese da gennaio ha giocato praticamente sempre, per volontà di Max Allegri. Facendo all'inizio disperare i suoi (molti) critici. Ma pian piano conquistando la fiducia dei compagni e dell'ambiente. Fino a diventare a pieno diritto una pedina importante in questo Milan.

 

Il cambio di passo negli ultimi 8 giorni. A Udine Emanuelson avvia, come ricordato dallo stesso Allegri, entrambe le azioni delle reti milaniste. Poi con l'Arsenal rileva a freddo l'infortunato Seedorf, calandosi subito nella parte e dando un prezioso contributo alla causa. Infine con il Cesena il capolavoro. Il giocatore meno sponsorizzato della scuderia Raiola è tra i migliori e si toglie anche lo sfizio di segnare. Qualcuno si starà ricredendo. Di sicuro non il Conte Max. Lui ci aveva visto giusto dall'inizio...