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  • Mondonico:| 'Fiorentina, a Bergamo ha vinto Montella'

    Mondonico:| 'Fiorentina, a Bergamo ha vinto Montella'

    • L.C.

    Dopo tanto tempo ho assistito dal vivo a una gara di serie A. Erano protagoniste due squadre che ho nel cuore per motivi diversi: Fiorentina e Atalanta. L'amore per la prima risale a quando da ragazzo giocavo a calcio all'oratorio. Indossavo sempre una polo viola e immaginavo che fosse quella dei toscani. Ero l'unico, perché compagni e avversari avevano maglie che ricordavano quelle di Inter, Milan e Juventus, squadre che allora come oggi andavano alla grande. Allenando i viola ho raggiunto con loro la serie A con grande e unica soddisfazione come tifoso. Con la seconda ho vissuto anni di grande appartenenza, avendo un rapporto vero e sincero con tutto l'ambiente. L'Atalanta è la squadra con la quale ho ottenuto risultati storici. I ricordi sono ancora vivi e presenti.

    Tornando alla partita di sabato, gli uomini di Montella sono in lotta per un posto in Europa; i bergamaschi, invece, dopo la vittoria a San Siro, sono molto vicini alla salvezza. Il match è strano e ha un percorso nettamente diverso tra il primo e il secondo tempo. Nei primi 45 minuti la squadra di Colantuono gode tatticamente della grande libertà lasciata inopportunamente a Bonaventura, il suo giocatore più importante. Il tecnico nerazzurro schiera una squadra molto offensiva, il doppio centravanti e due esterni come Brienza e Bonaventura più ali che terzini.

    Montella, dal canto suo, non ha rinunciato al suo credo calcistico e mette in campo tre difensori centrali più due laterali esterni: a sinistra, Pasqual, capace anche nella fase difensiva, a destra, Cuadrado, esclusivamente offensivo. Bonaventura nella sua zona di competenza fa quello che vuole. Essenzialmente perché non c'è nessuno che lo contrasti: Cuadrado fa fatica quando deve contenere mentre Roncaglia, difensore centrale di destra, ha il compito di marcare Denis.

    Jack è 'libero', ed è una manna per l'Atalanta che però non riesce a capitalizzare le tante azioni cominciate dalla sua zona. Il primo tempo è nettamente di marca nerazzurra. Nel secondo la musica cambia. Montella schiera gli stessi undici, ma obbliga Roncaglia a fare il terzino destro e a marcare Bonaventura. Lo spostamento porta a due conseguenze positive per i viola: il Talento viene limitato e nello stesso tempo Cuadrado ha l'incarico esclusivo di attaccare senza compiti di rientro.

    Poi Montella decide di mettere Ljajic come ala sinistra, obbligando il terzino destro nerazzurro - Scaloni - a un improbo confronto nel l'uno contro uno. L'ingresso di Larrondo come prima punta ingigantisce ulteriormente i problemi difensivi della squadra bergamasca. L'enorme superiorità tecnica a centrocampo degli ospiti fa il resto. Nel secondo tempo la Fiorentina domina e porta il risultato sul 2-0 definitivo. Meritatamente.

    Emiliano Mondonico 

    (Corriere della Sera - Edizione Bergamo)

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