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  • Empoli, Carli: 'Contro il Parma come una finale'
Empoli, Carli: 'Contro il Parma come una finale'

Empoli, Carli: 'Contro il Parma come una finale'

  • L.C.
Nessun dramma, ma neanche nessuna scusa. Il giorno dopo il tonfo di Roma, coi quattro schiaffoni rimediati dalla Lazio, in casa Empoli c’è più voglia di ripartire che di piangersi addosso. Lo sottolinea a più riprese il ds azzurro, Marcello Carli, che oltre ad analizzare i motivi della “grande caduta” pensa già alla sfida col Parma. Quella che, classifica alla mano, può valere una stagione.
«Di sicuro – spiega il dirigente al quotidiano Il Tirreno – questa partita e forse anche quella di Bergamo ci diranno se saremo destinati a un finale di stagione sereno o se dovremo continuare a soffrire. È come una finale playoff, per noi, inutile nasconderlo. E proprio come accadde nei playoff, o l’anno scorso col Pescara, mi auguro che l’entusiasmo e il calore del Castellani ci aiutino a superare un ostacolo complicato. Perché il Parma, lo dimostrano le ultime partite, non ha solo orgoglio ma anche entusiasmo. E non va snobbato».
Sicuramente servirà un Empoli diverso da quello visto all’Olimpico...
«Mi sembra scontato. Purtroppo questa squadra ha le sue caratteristiche, deve essere concentrata e intensa in ogni suo singolo giocatore, altrimenti va incontro a giornate difficili. È un gruppo che sta insieme da tempo, ma le stesse cose ci sono capitate due anni fa alla Spezia e l’anno scorso a Bari, peraltro proprio dello stesso periodo. Capita, solo che se capita in serie A rischi di prendere le imbarcate».
Ma perché capita secondo lei?
«Di motivi probabilmente ce ne sono più di uno. Come il fatto che le dirette concorrenti per la salvezza avessero perso. O forse è solo un calo fisiologico per una squadra straordinaria che ha conquistato, con il sudore e il gioco, 33 punti in meno di 30 giornate. E questo non dobbiamo dimenticarlo».
Potrebbero aver influito le voci di mercato?
«Non credo. Anche perché è da 3 mesi, ormai, che tutti ci rompono le scatole (in realtà il ds usa un altro termine, ndr) con le voci di mercato. Eppure in questi tre mesi sono arrivati 8 risultati utili consecutivi e la bella prestazione in casa della Juve. Ripeto, ogni tanto ci capita. Ma, più che perdere tempo ed energie nelle analisi, ora l’importante è reagire. Tutti abbiamo sbagliato qualcosa prima e durante la partita, io per primo, tutti ora dovremo dare il massimo per prepararci bene a una partita importantissima come quella di domenica contro il Parma».
Come pensa di aiutare la squadra a ripartire?
«Io mi fido di questo gruppo. In 3 anni, ripeto, qualche passaggio a vuoto c’è stato, ma è anche stato ampiamente riscattato.Domenica, a fine partite, eravamo già tutti quanti arrabbiati, ovviamente con noi stessi, per quello che era successo. Quindi la reazione ci sarà, partendo proprio dagli errori commessi e, magari, prendendo ad esempio dai campioni che ci hanno battuto».
Cioé?
«Cioé Klose. Domenica è stato impressionante. La differenza fra un buon giocatore e un campione e che quest’ultimo non ti concede mai niente, non molla mai. Lui lo ha fatto, contro di noi, nonostante abbia una palmares da capogiro. Ecco chi deve essere il nostro esempio».

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