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  • Empoli, Valdifiori: 'I complimenti di Galliani? Penso alla classifica'

    Empoli, Valdifiori: 'I complimenti di Galliani? Penso alla classifica'

    • L.C.
    «Valdifiori è fortissimo». Frase comune, ormai, in giro per l’Italia. Per chi frequenta il Castellani è una verità ineludibile da anni, ma con il palcoscenico della serie A in tanti, anche a proprie spese, si sono accorti delle qualità del regista romagnolo. Stavolta, però, quelle parole fra virgolette hanno un valore particolare. Già, perché la firma in calce è quella di Adriano Galliano, ad del Milan di oggi, cioé di quello che fatica a ritrovarsi, ma anche di quello di ieri, cioé quello che vinceva tutto quello che c’era da vincere. Non l’ultimo arrivano, insomma, nel calcio.
    L’elogio è arrivato l’altro ieri, a Milanello, dove il dirigente ha messo in guardia la sua truppa («attenti all’Empoli – ha detto, emulando il tecnico romanista Garcia – è la squadra più organizzata del campionato») e evidenziato i meriti anche del presidente Corsi e il tecnico Sarri per l’ottimo calcio offerto dagli azzurri. Ma, ovviamente, il riferimento diretto a Valdifiori ha subito fatto scattare la molla dell’indiscrezione di mercato. Resta da capire, ovviamente, quanto ci sia di vero e quanto di strategia, ma il discorso sembra interessare il giusto al faro del gioco dell’Empoli.
    «Ho letto dei complimenti di Galliani – spiega Valdifiori al quotidiano Il Tirreno e ovviamente lo ringrazio. Ma quello che conta ora è la partita. Andiamo a San Siro a sfidare una delle squadre più importanti del mondo e certo non posso né possiamo permetterci distrazioni».
    Prima volta a San Siro?
    «Già. E come emozione mi sembra abbastanza. Ormai, però, ci sto facendo il callo perché fortunamente, quest’anno, di prime volte ne ho vissute tante: all’Olimpico, al San Paolo, al Franchi...».
    Tutti stadi dove l’Empoli non ha perso...
    «E si tratta di un dato importante. È chiaro che ci attende un compito difficilissimo, ma la nostra stagione sta dicendo che i punti per conquistare la salvezza sono ovunque e bisogna essere bravi ad andare a prenderseli. Contro squadre importanti e forti come Roma, Napoli e Fiorentina ci è riuscito e senza rubare niente. Quindi non dobbiamo precluderci nessuna possibilità».
    Guai a sentirsi battuti in partenza, insomma.
    «Esatto. Dobbiamo avere la stessa faccia tosta che abbiamo avuto in passato. La voglia, cioé, di andare a portare il nostro calcio anche in un teatro come quello di San Siro e contro un avversario dei valore del Milan. L’importante, ovviamente, sarà farlo senza scivolare nella presunzione, perché non dobbiamo neanche farci prendere le mano da discorsi che hanno poco senso. Noi siamo l’Empoli, loro il Milan. Questo deve essere chiaro».
    Discorsi come quello di Galliani?
    «Questo dovreste chiederlo a lui. Ma, ribadisco, non può che far piacere sentire un dirigente del valore e dell’esperienza di Galliani che parla di te in termini così positivi. È una soddisfazione, non lo nego, ma purtroppo non fa punti in classifica. E siccome quello che conta davvero è la classifica, cioé costruire l’impresa della salvezza, ora penso a quella e al modo di migliorarla tutte le settimane. Anche quando giochiamo contro il Milan»

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