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  • Empolimania: altro colpaccio da 3 punti, ora la salvezza è davvero alla portata

    Empolimania: altro colpaccio da 3 punti, ora la salvezza è davvero alla portata

    • Carlo Alberto Pazienza
    Fino ad un certo punto della stagione, non più tardi di un mese e mezzo fa, pensare che l'Empoli potesse riuscire a centrare la terza salvezza consecutiva in A sembrava una pura utopia. Dopo le scoppole con Fiorentina e Milan, seguite dalla pesante sconfitta di Sassuolo, la squadra sembrava in caduta libera.

    Era il 4 dicembre, l'Empoli aveva 10 punti, ma nonostante il +2 sul Palermo terzultimo tutto lasciava pensare ad imminente sorpasso. Invece, proprio dopo quella sconfitta, qualcosa nella squadra di Martusciello si è improvvisamente accesso.

    Nelle sei partite successive (Bologna, Cagliari, Atalanta, Palermo, Sampdoria e Udinese) sono infatti arrivate 3 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta, conditi da due soli gol subiti (nel ko di Bergamo) e soprattutto 5 segnati (praticamente la metà di quelli realizzati nell'arco di questo campionato).

    Undici punti che hanno permesso agli azzurri di staccare la zona retrocessione, che adesso dista proprio 11 lunghezze, e che hanno rappresentato una vera e propria svolta in una stagione di delusioni e sofferenze. Un periodo davvero complicato che Martusciello è riuscito a lasciarsi alle spalle trovando finalmente l'assetto giusto per il suo Empoli, in difesa ma soprattutto in attacco.

    Sì perché l'improvviso exploit dei toscana ha coinciso con l'esplosione di Mchedlidze, dalla sfida di Bologna sempre titolare e autore dei 4 su 5 sopracitati. Il georgiano infatti si è rivelata l'arma in più degli azzurri, che senz'altro hanno giovato del suo ritorno in squadra.

    Non solo in termini di reti realizzati, ma anche e soprattutto per la mole di gioco prodotta dal centravanti numero 9. La sua fisicità, la capacità di proteggere palla e far salire la squadra, l'aggressività e l'abilità nel giocare di sponda si sono rivelate qualità fondamentali, indispensabili.

    Proprio quello che Maccarone e Gilardino non riuscivano a garantire. Proprio quello di cui aveva bisogno Martusciello. Il gioco di Levan permette al centrocampo di respirare e alla difesa azzurra riposizionarsi. Insomma, il georgiano in questo ultimo mese di campionato si è trasformato nel fattore che sta cambiando l'annata degli azzurri.

    Non solo: anche la fortuna ha cominciato a girare nel verso giusto, basti vedere come sono arrivati i due successi a dir poco fondamentali con Palermo e Udinese: un po' per caso e negli ultimi 10' di goco di due gare in cui lo 0-0 sarebbe stato il risultato più giusti.

    Due veri e propri colpacci che permettono all'Empoli di godersi il +11 dalla zona retrocessione e di approcciare con un altro spirito, ben altra convinzione e una certa (ma non troppa) rilassatezza alla seconda e decisiva parte della della stagione.

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