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  • Empolimania: buone sensazioni dal Viareggio, i talenti sono in casa

    Empolimania: buone sensazioni dal Viareggio, i talenti sono in casa

    • Carlo Alberto Pazienza
    Nel day after la finale della 69^ edizione del Torneo di Viareggio, per l'Empoli resta solo la gran delusione per non aver portato a casa un trofeo che a fino 10' dalla fine sembrava destinato a tornare nella sede di via di Pianezzoli 17 anni dopo l'ultima volta.

    La vittoria infatti è andata al Sassuolo ai calci di rigore, al termine di una gara in cui gli azzurri hanno imposto il loro gioco per larghi tratti senza però riuscire a difendere il risultato fino alla fine. Dopo un primo tempo praticamente perfetto infatti, nella ripresa i ragazzi di Dal Canto hanno lasciato troppo campo ai neroverdi: un errore che si è rivelato fatale, visto che alla lunga il talento a disposizione del Sassuolo nel reparto avanzato è venuto fuori e si è concretizzato con la bellissima rete di Scamacca che ha portato l'incontro ai supplementari.

    Dal dischetto, si sa, è una lotteria, ma evidentemente gli emiliani erano in debito con la fortuna, visto che in questo Viareggio hanno superato ogni turno ad eliminazione diretta solo grazie ai tiri dagli undici metri.

    Ad ogni modo l'Empoli esce a testa altissima da questo Viareggio, completando un percorso di maturazione nel quale mister Dal Canto è riuscito a far emergere tutto il potenziale a disposizione dei suoi ragazzi.

    In questo senso, viste le difficoltà della prima squadra, Martusciello potrebbe anche cominciare a portare con sè qualche ragazzo della primavera e magari concedergli una chance in queste ultime 9 gare di Serie A. Certo, il momento è particolarmente delicato, ma in una piazza come Empoli non si può aver paura a lanciare un giovane, soprattutto se di prospettiva.

    I maggiori problemi riscontrati dagli azzurri in questa stagioni sono stati più che altro a centrocampo e in attacco, due settori del campo in cui Martusciello avrebbe l'imbarazzo della scelta. A cominciare dalla stellina classe 2000 Hamed Junior Traoré, vera rivelazione del Viareggio n°69.

    Trequartista puro, brevilineo e veloce, Traore ha trascinato l'Empoli in finale con grandi prestazioni e con una doppietta in semifinale contro il Bruges. Il ragazzo ha doti atletiche impressionanti (nonostante la giovane età ha disputato 120' in finale senza mostrare segni di stanchezza) e una spiccata confidenza con il gol, certificata dai 6 gol e 4 assist realizzati in 20 partite di campionato primavera.

    In attacco meritano una citazione anche Andrea Zini ('98), in gol nella finale, e Carlo Manicone ('98), capitano degli azzurrini e premiato come Golden Boy della competizione. Due attaccanti rapidi, dotati di ottime capacità tecniche, che fanno della corsa e dell'aggressività i loro punti di forza.

    A centrocampo i nomi da segnarsi sono almeno due: Alberto Picchi ('97) e Samuele Damiani ('98). il primo, già nel giro della prima squadra, è tornato ad Empoli dopo qualche mese di esperienza in B alla Spa. Mezzala dal fisico imponente, a Ferrara non ha trovato spazio ma in questo Viareggio ha dimostrato di avere qualità tecniche importanti, un bel piede e un passo da scattista che potrebbe far comodo anche in Serie A.

    Damiani invece ha le classiche caratteristiche del regista: meno possente fisicamente ma bravissimo nel palleggio e negli spazi stretti. In finale Dal Canto lo ha tenuto in campo per tutti i 120', a dimostrazione di quanto si possa fare affidamento su di lui anche sotto il profilo della leadership e della personalità.

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