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  • Empolimania: con la Viola un successo 'non da Empoli'
Empolimania: con la Viola un successo 'non da Empoli'

Empolimania: con la Viola un successo 'non da Empoli'

Se qualcuno pensava che l'Empoli avesse già dato tutto per questa stagione, farà presto a ricredersi. La squadra azzurra non solo è viva ma, arrivati ad aprile, dopo 7 mesi e 32 giornate di campionato, ha ancora la forza di stupire. E non perchè ha battuto la Fiorentina meritatamente con una prestazione monumentale. Non perchè ha vinto un derby a distanza di 19 anni dall'ultima volta, interrompendo un digiuno che al al Castellani durava addirittura da 30 anni (1-0 gol di Ekstrom datato 30 novembre 1986). Nemmeno perchè è tornata al successo in campionato dopo 3 mesi senza esultare senza vittorie. L'Empoli ha stupito nuovamente tutti perchè ha vinto non giocando da Empoli, cioè con cinismo e pochi fronzoli. Proprio gli aspetti che erano mancati nelle ultime settimane e che avevano impedito alla squadra di Giampaolo di strappare i tre punti ad esempio nelle gare interne con Frosinone, Sampdoria e Palermo.

Che la squadra fosse in ripresa lo si era visto nella gara contro la Juventus; anzi, i più puntigliosi avevano addirittura accusato i toscani di aver giocato contro i bianconeri con troppa presunzione e poco pragmatismo. Un exploit del genere però non se lo aspettava nessuno, nemmeno il più ottimista dei tifosi empolesi. Giampaolo aveva preparato la partita alla perfezione: sapeva bene che la Fiorentina avrebbe cercato di mantenere il possesso palla aggredendo la difesa sin dai primi minuti. L'Empoli ha subito la manovra dei “cugini” per la prima mezzora, dopodiché, prese le misure, è salita in cattedra. Un successo di squadra con la esse maiuscola, nel quale emergono le prestazioni di Cosic e Tonelli, finalmente in piena sintonia di movimenti, la prova di quantità e qualità di Croce, gli spunti di Pucciarelli, letteralmente imprendibile.

Oltre ad interrompere la lunga serie di digiuni sopracitata, con questi tre punti gli azzurri hanno preso il largo e portato a 11 le lunghezze di distanza dalla zona retrocessione. L'aritmetica non c'è, ma praticamente la salvezza è cosa fatta. E se lo stato di forma è quello visto nelle ultime due gare, magari ci sarà modo di levarsi qualche altra soddisfazione prima della fine del campionato. E perchè no, continuare a stupire.

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