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  • Empolimania: il dopo Saponara si apre con un duro ko. Imperativo rialzarsi subito

    Empolimania: il dopo Saponara si apre con un duro ko. Imperativo rialzarsi subito

    • Carlo Alberto Pazienza
    Forse non è stato il migliore dei modi per dirsi addio. Tutto fatto molto velocemente, in poche ore, quasi per evitare che qualcuno se ne accorgesse. Modi e tempi (discutibili) a parte, Riccardo Saponara è approdato alla Fiorentina e quindi fa ufficialmente parte del passato dell'Empoli.

    Un addio brusco e improvviso, che peraltro svaluta e non di poco le posizioni prese dalla società azzurra l'estate scorsa, ma che, per quanto fatto vedere in questa stagione dal trequartista romagnolo, non si farà sentire più di tanto.

    Sulla carta era dato come l'uomo immagine di questa squadra, l'unico in grado di salvare un Empoli scippato dei talenti che avevano costruito la salvezza 2016. In realtà le sue prestazioni non sono state praticamente mai all'altezza delle aspettative e forse questo passaggio in viola potrebbe rivelarsi la miglior soluzione per tutti.

    Ad ogni modo, il primo giorno senza l'ormai ex numero 10 azzurro si è chiuso come peggio non poteva, cioè con un pesantissimo ko incassato a Crotone. Un risultato pesante, il 4-1 sicuramente non fotografa nitidamente quanto visto in campo, ma che ci sta tutto e non nasconde alibi.

    La squadra ha peccato di concentrazione, aggressività e determinazione: un atteggiamento che gli azzurri non si possono permettere contro nessun avversario. Anche sulle palle inattive, vero e proprio punto di forza di Martusciello, i toscani sono sembrati distratti e poco reattivi (vedi secondo gol).

    A livello individuale si è salvato ancora Levan, in gol per la quinta volta in 6 gare, mentre la difesa ha trascorso un pomeriggio da dimenticare. Martusciello ha messo in campo una squadra comunque sensata, operando pure cambi intelligenti, ma su un aspetto il tecnico campano a mio avviso merita un appunto: la posizione di Pucciarelli.

    Il centravanti toscano, schierato per la seconda volta consecutivi sulla tre quarti, è apparso ancora una volta decisamente spaesato, fuori ruolo. Due indizi non fanno una prova, ma forse si può fare a meno di raccogliere pure il terzo. Urge trovare una soluzione, interna o esterna (si fanno i nomi di El Kaddouri o Quaison), perché così la squadra rischia di perdere del tutto la già scarsa potenza offensiva.

    Tornando alla prova corale, la sensazione a tratti è stata che i giocatori azzurri fossero convinti che il +11 in classifica sui calabresi bastasse per portare a casa un pari o una vittoria. Adesso i punti sono 8 e mentre domenica prossima al Castellani arriva il Torino, il Crotone affronterà il Palermo, che nel frattempo ha recuperato un punto pareggiando a Napoli, in un scontro diretto che potrebbe riaprire tutti i discorsi.

    La lotta salvezza non è affatto conclusa. La speranze è che queste 4 sberle servano da lezione, perchè pensare di essere già fuori pericolo potrebbe rivelarsi un errore dalle conseguenze catastrofiche.

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