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  • Erpen a CM 'Cucchiaio senza paura al 90'' e la Juve Stabia piega Zeman

    Erpen a CM 'Cucchiaio senza paura al 90'' e la Juve Stabia piega Zeman

    • Salvatore Siviero

     

    Segnare un rigore al novantesimo minuto sotto la curva dei propri tifosi, facendo così vincere la partita è una di quelle emozioni che per un calciatore non ha prezzo. Farlo con un cucchiaio, contro il Pescara di Zeman, regalando la prima vittoria alla Juve Stabia dopo sessant’anni ha fatto quasi venire un infarto al suo presidente. Horacio Erpen è l’uomo del momento . A Castellammare gli hanno perdonato volentieri la “follia”, e ora guardano con fiducia alla risalita in classifica. A Calciomercato.com il funambolico argentino ex Sassuolo e Sorrento, racconta in esclusiva i momenti che hanno fatto trattenere il fiato a migliaia di tifosi stabiesi…

    “Quando sono andato sul dischetto ho guardato il portiere del Pescara. In quel momento ho capito che si sarebbe buttato…”

    E così ha deciso di fargli il cucchiaio!

    “Si, ero sicuro che si sarebbe buttato da un lato. Non ci ho pensato più e ho calciato”.

    Sa che uno dei  suoi presidenti, Franco Manniello, si è voltato per non vedere?

    “Si, me lo ha detto negli spogliatoi abbracciandomi. Era felicissimo!”

    Ma non le ha detto che quando ha saputo che ha fatto il cucchiaio, lui ha pensato cose irripetibili?

    “Si? Beh, va benissimo anche così. È stata davvero una bella emozione. Avevamo bisogno di vincere per la classifica, per la gente e per noi. A Castellammare vivono per il calcio e farli felici, magari anche con un gol come il mio, è davvero bello!

    I suoi compagni invece come l’hanno festeggiata?

    “Loro erano felicissimi. Però mi hanno anche gridato che sono tutto matto! E la cosa che mi fa più piacere sono i tanti complimenti che mi stanno arrivando da Sorrento, dove sono rimasto a vivere, e dove conservo un rapporto stupendo con i tifosi della mia ex squadra.

    Dopo l’esperienza al Sorrento, in Lega Pro, quest’anno si rituffa in B. Cosa rappresenta questa categoria per la Juve Stabia, che ci torna dopo 60 anni?

    Il campionato è bello ed equilibrato. Da quello che ho potuto vedere in queste prime gare, a parte la Sampdoria, il Torino e il Padova, siamo tutte più o meno allo stesso livello.

    Gli obiettivi della Juve Stabia?

    Salvarci il prima possibile e giocare per vincere su ogni campo. Oggi abbiamo dimostrato che possiamo competere in B, anche se abbiamo dei momenti di pausa, che purtroppo ci costano qualche gol di troppo. Siamo pronti perché abbiamo lo spirito giusto.

    Il gruppo allenato da Braglia è pronto per quello che lei dice?

    Si, o almeno lo diventeremo presto. Siamo una bella squadra con delle individualità fortissime come Danilevicius. Poi c’è gente tipo Antonio Zito che presto farà la differenza. Credo che in questo tipo di campionati conti molto la mentalità con la quale si affronta la stagione. Tutto può stare nella nostra testa, ma bisogna rimanere concentrati e non mollare mai. Spesso chi parte per vincere si trova a lottare per salvarsi, solo perché non riesce a mettere insieme un gruppo con la mentalità giusta. E poi succede anche il contrario, e chi non ha credenziali alla vigilia, alla fine fa il grande salto.

    Quindi ricapitolando, la Samp, il Toro e il Padova le vede in A. E tra i singoli giocatori chi le piace?

    Tavano non lo scopro io. E non penso che nemmeno Dionisi sia una scoperta. Mi viene in mente Jonathan, l’attaccante del Brescia e poi il mio amico Paulinho. Ci ho giocato insieme l’anno scorso in Lega Pro e vi assicuro che vede la porta come pochi. Per ora si è fermato ai pali, ma presto comincerà a segnare e allora non si fermerà più.

    Da Castellammare facciamo un passo verso la serie A. Chi vince lo scudetto per Erpen?

    Molto difficile fare pronostici perché si gioca da poco e perché sono tutte lì. Credo che sarà una lotta a cinque. Il Milan è sempre fortissimo. L’Inter che ha preso il mio amico Poli è sicuramente attrezzata per vincere. Quest’anno poi è tornata la Juventus, e si sono aggiunte la Lazio e il Napoli. Gli azzurri soprattutto, anche se stanno superando qualche difficoltà per via della Champions, lotteranno fino alla fine.

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