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  • ESCLUSIVO La Lega alla Figc: africani e caraibici tesserabili come comunitari

    ESCLUSIVO La Lega alla Figc: africani e caraibici tesserabili come comunitari

    • Luca Talotta
    La Lega ha chiesto alla Figc di recepire la Convenzione di Cotonou, così come avviene già nel mondo del basket. Ma cosa cambierà nel dettaglio per il calcio italiano? Calciomercato.com ha deciso di chiederlo all'avvocato e agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei corsi di Reggio Emilia per aspiranti agenti dei calciatori e osservatori di calcio (per info www.footballworkshop.it).
     
    In questi giorni si fa un gran parlare della possibilità che i calciatori africani e caraibici possano essere tesserati come comunitari nel nostro campionato di calcio. La Lega avrebbe, infatti, intenzione di applicare la Convenzione di Cotonou anche nel calcio, così come è già stato fatto nel basket. Innanzitutto, che cosa prescrive la suddetta Convenzione?
    Si tratta di un accordo di partenariato siglato nel 2010 tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Carabi e del Pacifico e la Comunità europea e i suoi Stati membri. L’obiettivo principale di tale accordo è l’eliminazione della povertà e la progressiva integrazione dei Paesi dell’Africa, dei Carabi e del Pacifico nell’economia mondiale.
     
    Questa convenzione è, quindi, già stata applicata nel basket?
    Sì, nel basket il Consiglio Federale ha riformato i campionati professionistici considerando comunitari i giocatori provenienti dai Paesi facenti parte della Convenzione di Cotonou, che sono ben 79.
     
    E nel calcio?
    La Lega, tra le altre richieste da recapitare alla FICG, ha messo a punto anche quella di applicare la Convenzione di Cotonou al nostro campionato di calcio, assimilando, quindi, a comunitari i calciatori provenienti dai Paesi in via di sviluppo (potrebbero, pertanto, essere tesserati, a titolo esemplicativo, come comunitari i calciatori della Nigeria, del Camerun, della Costa d’Avorio, così come i calciatori dei Caraibi e del Pacifico).
     
    Quali potrebbero essere le conseguenze di una tale rivoluzione per il nostro calciomercato?
    Penso che sul piatto della bilancia ci siano interessi contrapposti che non sarà facile contemperare. Da un lato le società potrebbero avere interesse a tesserare senza nessun limite i calciatori provenienti, soprattutto, dai Paesi africani calcisticamente più importanti come la Nigeria. Dall’applicazione in Italia della Convenzione di Cotonou nel calcio italiano ne potrebbero ricavare vantaggio gli stessi agenti dei calciatori che si ritroverebbero, all’improvviso, tra le mani, l’occasione di proporre i loro assistiti non più in giro per il mondo, ma direttamente in Italia. Il rovescio della medaglia potrebbe essere individuato nella maggiorata riduzione di chances per i nostri giovani calciatori italiani, usciti dalle Primavere delle società professionistiche, di trovare spazio in prima squadra. I nostri vivai, in conclusione, potrebbero, in una prospettiva futura, risentirne il contraccolpo.
     
    Ecco la lista completa dei paesi che potrebbero essere tesserati dalla FIGC come giocatori communitari:
     
    Africa: Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Congo, Costa d'Avorio, Eritrea, Etiopia, Gabon, Ghana, Gambia, Gibuti, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenia, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Sudafrica, Rwanda, Sao Tome e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe
     
    Caraibi: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Cuba, Dominica, Giamaica, Grenada, Guyana, Haiti, Repubblica dominicana, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Santa Lucia, Suriname, Trinidad e Tobago
     
    Pacifico: Figi, Isole Cook, Isole Marshall, Isole Salomone, Kiribati, Nauru, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Samoa, Stati federati della Micronesia, Timor Est, Tonga, Tuvalu, Vanuatu
     
    Qui un riassunto su come funziona in altri paesi :
     
    - Olanda e Belgio: nessun limite di tesseramenti per extra comunitari, ma devono avere uno stipendio minimo di 20.000 € mensili lordi in A olandese, di meno in B. Minimo di 9.000 € lordi mensili in Serie A belga. Altrimenti non vengono applicati gli Accordi di Cotonou.
     
    - Portogallo: nessuna limitazione.
     
    - Spagna, Germania, Francia: limitazioni, ma vengono applicati gli Accordi di Cotonou.
     
    - Inghilterra, nessun limitazione, ma i giocatori devono avere il permesso di lavoro (per averlo devono aver giocato almeno 75% delle partite ufficiali in nazionale nelle 2 ultime stagioni)
     
    Qui non vengono applicati gli Accordi di Cotonou (fino ad oggi)
     
    - Italia: due soli giocatori extra UE proveniente da federazione estera in più ogni stagione

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