Calciomercato.com si è rivolto allo staff legale di Football Workshop (info su www.footballworkshop.it) per chiedere all'Avv. Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti alcune delucidazioni in merito all’istituto giuridico dell’esonero dell’allenatore professionista.

La notizia più recente è che Stramaccioni è stato esonerato dall’Inter. Quali le conseguenze?
E’ doveroso premettere che il rapporto di lavoro tra allenatore professionista e società di calcio trova primaria regolamentazione nella legge n. 91/1981, che lo riconduce nell'area del lavoro subordinato e ne definisce i tratti di specialità rispetto ai comuni contratti di lavoro. Venendo ad una breve analisi del particolare istituto giuridico dell’esonero dell’allenatore, che è proprio del mondo dello sport, esso può essere configurato come esonero dall’adempimento delle proprie obbligazioni, che, in pratica, si concretizza nell’esautorare l’allenatore dalla conduzione tecnica della squadra affidatagli.

La legittimità di tale istituto non è mai stata messa in discussione?

Ma che differenza c'è tra esonero e licenziamento?
Come detto mediante l'esonero la società solleva l'allenatore dall'incarico affidatogli, dando atto, in tal modo, di non avere più interesse a ricevere la prestazione, pur mantenendo in essere il rapporto contrattuale con conseguente permanenza di tutti gli obblighi di legge, ivi compreso quello retributivo. In caso di esonero, l'allenatore rimane contrattualmente vincolato alla società, salva la possibilità di risoluzione consensuale del contratto con buonuscita a favore del Mister, libero di “accasarsi” presso un’altra società. Con il licenziamento, invece, si determina la cessazione del rapporto, con estinzione di tutti gli obblighi connessi.