La Nazionale italiana ha deciso di rinunciare alla trattativa per i premi. La scelta è stata presa dagli azzurri in Polonia: vista la situazione economica del paese non hanno ritenuto opportuno discutere, in questo momento storico, il premio per l'eventuale arrivo al primo, al secondo o al terzo posto. La squadra si è affidata ad Abete ed Albertini, lasciando a loro la libertà di decidere in autonomia. E' molto probabile, inoltre, che gli eventuali premi saranno devoluti in beneficenza ai terremotati dell'Emilia.

ENTUSIASMO PER BALOTELLI - Autografi azzurri, ma questa volta a regalarli non sono solo i giocatori della Nazionale. Il lungo allenamento dell'Italia sul terreno dello stadio di Cracovia si è concluso con l'ingresso in campo di una cinquantina di bambini in festa che hanno consegnato a Prandelli e ai suoi giocatori una bandiera tricolore con tutte le loro firme e una foto gigante degli scolari delle elementari di Cracovia attorno a quel simbolo di tifo e passione. I bambini sono stati fatti entrare sul terreno di gioco quando gli azzurri stavano completando il lavoro con dei tiri. Hanno atteso con ordine e pazienza vicino la panchina e con entusiasmo si sono poi lanciati alla richiesta di autografi all'arrivo dei giocatori. Prandelli, Maggio, Diamanti, Giaccherini, Borini, De Sanctis e soprattutto Mario Balotelli. L'attaccante azzurro, sempre sorridente e visibilmente divertito, ha voluto firmare tutte le maglie, tutti i palloni, tutte le richieste. Si è trattenuto fino all'ultimo, anche quando qualcuno lo richiamava negli spogliatoi. E poi ha voluto prolungare la sua presenza, andando a firmare autografi ai circa 200 tifosi che dall'altra parte dello stadio lo acclamavano.