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  • Euro 2016: Croazia, le ragioni degli hooligans. Che fanno ancora paura

    Euro 2016: Croazia, le ragioni degli hooligans. Che fanno ancora paura

    • Aleksandar Miljkovic
    Stasera si gioca l'ultima giornata del girone D, quello della Spagna, nel quale è ancora tutto da decidere. Seguiremo con grande attenzione quello che accadrà visto che gli Azzurri andranno a scontrarsi con la seconda classificata. Il match più atteso è quella tra Spagna e Croazia, purtroppo non solo per vedere una partita che promette spettacolo, viste le qualità tecniche delle due squadre. Dopo le scene messe in mostra in occasione di Repubblica Ceca-Croazia, dove si sono resi protagonisti gli hooligans croati (e non serbi e bosniaci come riportato dal sito "Dalmazia libera") la partita con la Spagna è una gara ad alto rischio.

    Abbiamo visto quello che è successo venerdì a Saint-Etienne ed è un gesto assolutamente da condannare. Per un attimo però andiamo a cercare di capire meglio la protesta degli hooligans croati e il perché si sono comportati così. Il gruppo di 10, 25 o 50 persone protagoniste vengono sia dalla tifoseria dell'Hajduk Spalato ("Torcida") che della Dinamo Zagabria ("Bad Blue Boys") e anche del Rijeka ("Armada") come si può vedere nella foto che è stata postata su Facebook a poche ore dal calcio d'inizio. Loro da anni portano avanti la "guerra" contro il direttore della Dinamo Mamic e contro la Federcalcio croata dove sostengono che la parola di Mamic abbia un'importanza particolare. In effetti ci sono in corso processi contro alcune persone della Federcalcio croata, incluso Mamic, con dichiarazioni di giocatori come Modric e Lovren che confermano le accuse nei confronti del direttore della Dinamo di essersi appropriato illegalmente delle somme di denaro danneggiando sia la Dinamo che la Federazione croata. Questi processi però proseguono lentamente e le persone in questione continuano a lavorare nel calcio. E' un grande problema ciò che è successo a Saint-Etienne ma è soltanto una conseguenza ai problemi che da anni nascondono sotto il tappeto in Croazia.

    Dall'altra parte la Federcalcio croata afferma che sapeva del piano degli hooligans provvedendo così a informare la polizia francese e l'Uefa. Inoltre il vice presidente della sicurezza della nazionale croata sostiene che la polizia francese ha svolto un ottimo lavoro e che poteva andare molto peggio.

    A questo punto con un po' di timore ci possiamo fare una sola domanda: se per "ottimo lavoro" consideriamo le scene viste a Saint-Etienne dove un stewart e Perisic hanno quasi rischiato la vita con una bomba di carta, allora cosa è da considerare un "cattivo lavoro"? Forse è meglio non sapere e sperare che non le vedremo più.

    In Croazia non sono tranquilli per nulla, poiché ieri a Spalato sono apparsi degli striscioni contro le persone che guidano la Federcalcio croata: "Hooligans nei posti VIP, non vorremmo essere nei vostri panni domani". La federazione croata rassicura che le scene viste contro la Repubblica Ceca non si ripeteranno perché anche questa volta sanno già dei piani studiati dagli hooligans e li hanno già comunicati alla polizia francese, la quale dovrebbe fermare qualunque tifoso croato che solamente possa dare l'idea creare problemi. Purtroppo sembra un film già visto.

    Infine i problemi ci sono ovunque e vanno risolti, magari in modi diversi da questi, perché siamo tutti d'accordo che queste scene vanno a danneggiare i veri appassionati di calcio che vorrebbero solamente godersi lo spettacolo.

    Euro 2016: Croazia, le ragioni degli hooligans. Che fanno ancora paura

     

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