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  • Euro 2016, Irlanda del Nord: il cammino, la stella e la sorpresa

    Euro 2016, Irlanda del Nord: il cammino, la stella e la sorpresa

    Partecipazioni: 2016

    Miglior risultato: -

    IL CAMMINO 

    Inserita nel girone F, sulla carta l'Irlanda del Nord doveva giocarsi il secondo posto con Ungheria e Finlandia. Invece gli uomini di Michael O'Neil hanno sorpreso un po' tutti, vincendo il gruppo con un punto di vantaggio sulla Romania. Una squadra che si è dimostrata solida e compatta, che bada poco allo spettacolo, come dimostrano i 16 gol fatti. 21 punti in 10 partite, con 6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, nell'andata contro la Romania (2-0 a Bucarest). Eccezion fatta per le disgraziate Grecia e Far Oer, il girone è sempre stato molto equilibrato. L'Irlanda ha una vittoria e un pareggio con Ungheria e Finlandia, mentre ha pareggiato il ritorno con la Romania (0-0). Protagonista assoluto Kyle Lafferty, capocannoniere della squadra e del Girone, sempre in rete nelle partite decisive. Tra i momenti più esaltanti c'è sicuramente la vittoria all'andata contro l'Ungheria, ottenuta  in rimonta con due gol in nei 10 minuti finali. Dopo le vittorie contro Grecia e Far Oer, la sconfitta contro la Romania sembrava rendere chiaro quali fossero le gerarchie e i rapporti di forza nel girone, con la Romania favorita per la vittoria finale. La vittoria alla settima gornata contro la Far Oer però, contemporanea al pareggio dei Rumeni in Unghieria, ha consentito di guardagnare quel punto di vantaggio che gli uomini di O'Neil sono stati capaci di mantenere fino alla fine. Una squadra dalla grande fisicità, temibile sui calci piazzati e che letteralmente non muore mai, come dimostrano i molti gol nel finale che spesso hanno consentito di agganciare vittorie che sembravano essere ormai delle sconfitte o dei pareggi, come il gol nel ritorno contro l'Ungheria al minuto 93 di Laferty che è valso l'1-1 e il mantenimento del primato nel girone. O'Neil ha disegnato la squadra attorno ad una fase difensiva molto curata, cercando di chiudere ogni spazio agli avversari e sfruttare le ripartenze, forti della grande fisicità del suo centrocampo e della discreta qualità degli uomini offensivi. L'Irlanda del Nord, alla sua prima storica partecipazione ad un Europeo, parte con gli sfavori del pronostico, avendo sicuramente qualcosa in meno rispetto a Germania, Polonia e Ucraina, le sue avversarie nel Gruppo C in Francia. La squadra vista però durante le qualificazioni non muore mai e può regalare della sorprese, sfruttando a proprio vantaggio il ruolo di matricola assoluta per sorprendere ancora tutti. Per gli uomini di O'Neil però, è già una vittoria esserci.

    FORMAZIONE TIPO 

    (4-5-1): Mcgovern; McLaughlin, Evans, McAuley, Hughes; Ward, Davis, Baird, Norwood, Dallas; Lafferty.   

    LA STELLA

    Kyle Lafferty. Le speranze per l'Irlanda del Nord di fare strada in Francia passano tutte dai suoi piedi e dai suoi gol: 7 nelle fasi di qualificazione, quasi la metà di tutti i gol complessivi della squadra. Un giocatore di sicuro talento, dotato di grande fisico e di una buona tecnica, è passato anche in Italia, a Palermo. Era la stagione 2013/2014, quella della Serie B per i Siciliani e Lafferty fu importante per il ritorno in Serie A, mettendo a segno 11 gol. Il suo problema è sempre stato l'aspetto caratteriale, troppo fumantino e imprevedibile. Si ricordano le parole del presidente del Palermo Zamparini, che al momento della sua cessione disse: “E' un donnaiolo: sparisce una settimana e va a donne a Milano. Ha due famiglie con sei figli, non fa allenamento. E' ingestibile, è un irlandese senza regole”. Imprevedibile fuori, spesso nervoso anche in campo, come dimostra il giallo rimediato contro l'Ungheria, dopo aver segnato il gol del pareggio al minuto 93, che gli ha fatto saltare la gara decisiva contro la Grecia, poi vinta dai suoi compagni. Ma nonostante il suo carattere difficile, ha dimostrato di sapersi caricare sulle spalle tutto il peso offensivo della sua squadra, segnando in tutte le vittorie dell'Irlanda del Nord. Decisivi soprattutto i gol tra andata e ritorno contro l'Ungheria, che hanno permesso ai suoi di non perdere punti fondamentali. Arriva da una stagione non indimenticabile al Birminghan, con sole 12 presenze e 4 gol e la prossima estate tornerà al Norwich, squadra proprietaria del suo cartellino. Giocatore dotato di un tiro violento e preciso, che lo rende temibile anche sui calci piazzati. Le sorti della squadra esordiente agli Europei passano, nel bene e nel male, da lui e dal suo carattere. Può far sognare un paese intero con le proprie giocate o può condannarlo all'eliminazione se dovesse perdere la testa.

    LA POSSIBILE SORPRESA

    La nazionale Nord irlandese non ha grossi talenti su cui puntare; se escludiamo infatti i giocatori del gruppo West Bromwich Albion e Lafferty, il resto gioca tra la Championship inglese e il campionato scozzese. O'Neil ha dovuto fare una vera e propria ricerca per trovare giocatori su cui puntare, mostrando la capacità di coinvolgerli nel progetto e farli sentire importanti, fattore che ha permesso all'Irlanda del Nord di raggiungere una storica qualificazione. Tra i giocatori più interessanti in rapporto ad età e talento c'è Stuart Dallas, 25enne esterno destro o sinistro che gioca nel Leeds. Con spiccate qualità offensive, è un grado di coniugare una grande capacità di corsa ad una buona dedizione difensiva, qualità che lo rendono quasi insostituibile per O'Neil. Nel progetto di gioco del CT infatti, Dallas è il primo giocatore che deve avanzare per supportare Lafferty durante le azioni offensive, essendo dotato di una buona visione di gioco che spesso lo rende decisivo nelle zone pericolose del campo, come dimostrano i 7 assist e 5 gol della sua stagione. Gioca prevalentemente a sinistra, ma è in grado di farsi valere anche sulla fascia destra. Talvolta O'Neil lo ha impiegato anche come mezzala, dando una spinta molto più offensiva alla squadra. Eccezion fatta per le prime fasi della sua carriera, ha sempre giocato nelle serie minori inglesi: Northampton, Brentford e poi la chiamata del Leeds nell'agosto del 2015, con cui ha firmato un contratto fino al 2018. La storia squadra inglese ha puntato forte su di lui, spendendo quasi 2 milioni di sterline per il suo cartellino. Dallas può essere decisivo per l'Irlanda del Nord, che prevalentemente dovrà fare partite di sofferenza, stando chiusa in difesa e cercando di sfruttare le ripartenze; proprio in questa ottica possono essere decisive le sgaloppate di Dallas, unico giocatore, insieme a Davis, capace di trasformare con qualità l'azione da difensiva ad offensiva. Titolare in tutte le fasi qualificazione, in nazionale deve ancora dare un decisivo apporto in qualità di reti, essendo entrato solo una volta nel tabellino del marcatori. Con la sua qualità e capacità aerobica, può essere una piacevole sorpresa nel prossimo Europeo.

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