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  • Euro 2016, Polonia: il cammino, la stella e la sorpresa

    Euro 2016, Polonia: il cammino, la stella e la sorpresa

    Partecipazioni: 2008 e 2012.

    Miglior Risultato: gironi 2008 e 2012

    IL CAMMINO

    La Polonia arriva alle fasi finali dell’Europeo di Francia forte di un secondo posto conquistato nel girone D delle qualificazioni. La formazione allenata da Adam Nawałka ha fatto molto bene nel percorso di avvicinamento battendo subito la Germania in casa. La formazione allenata da Low si è rifatta al ritorno rifilando l’unica sconfitta alla Polonia. Che ha chiuso il girone con una vittoria decisiva per 2-1 sull’Irlanda. La Polonia, con 33 gol all’attivo, può vantare il miglior attacco delle qualificazioni agli Europei ma, complice una stagione non brillante di Kamil Glik, deve registrare una difesa che ha subito ben 10 gol in 10 partite. Dopo aver centrato il pass per le fasi finali i biancorossi (Biało-czerwoni in polacco) hanno vinto quattro amichevoli su quattro. 

    LA FORMAZIONE TIPO

    (4-4-2) Fabiański; Rybus, Salamon, Glik, Piszczek; Blaszczykowski, Krychowiak, Maczynski, Grosicki; Milik, Lewandowski.

    LA STELLA

    Capocannoniere con 12 gol dell’intera fase di qualificazione, mettendosi alle spalle attaccanti del calibro di Muller e Ibrahimovic, Robert LEWANDOWSKI va considerato la stella assoluta della Polonia. Attaccante centrale letale sia di piede che di testa è l’elemento aggiunto di una squadra quadrata, ma ricca di talento. In stagione in coppia proprio con Thomas Muller al Bayern Monaco ha formato una delle coppie gol più letali d’Europa ora se lo ritroverà contro (dopo averlo affrontato nelle sfide di qualificazione) anche in Francia. È arrivato a quota 34 gol in nazionale e non ha alcuna intenzione di fermarsi perché, dopo il deludente Europeo del 2012, Lewandowski ha messo nel mirino il record di gol assoluti per i biancorossi che appartiene (con 48 centri) a Włodzimierz Lubański. Difficilmente lo raggiungerà in Francia, ma, a differenza dell’ultimo Europeo, la Polonia questa volta ha conquistato la giusta consapevolezza nei propri mezzi per poter mettere Lewandowski nelle condizioni di far male. 

    LA POSSIBILE SORPRESA

    Apparentemente timido e introverso (così lo descrivono compagni di squadra e allenatori) Bartosz KAPUSTKA è letteralmente in grado di scatenarsi sul rettangolo di gioco. Classe ’96 al suo esordio in nazionale ha subito trovato il gol contro Gibilterra. Il tecnico Nawalka lo ha inserito sempre fra i convocati nel percorso di avvicinamento all’Europeo facendogli disputare spezzoni di tutte e 4 le amichevoli vinte in cui ha collezionato 1 gol e 2 assit. Trequartista o esterno d’attacco, fa del tiro dalla distanza e di una buona propensione all’uno contro uno in velocità le sue armi migliori. Longilineo (179 cm per circa 60 kg) ha imparato presto a reggere il contrasto e proteggere palla mettendosi in mostra con il suo Cracovia in questa stagione con 5 gol e 10 assist in 35 partite. Su di lui hanno messo gli occhi numerosi club di Premier e Bundesliga e in Italia è la Juventus ad averlo inserito nella lista dei desideri. Contro il club bianconero, infatti, Kapustka ha perso in finale un importante torneo a livello giovanile in Slovacchia, risultando, però uno dei migliori prospetti visionati dagli scout bianconeri che da allora ne seguono i progressi.

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