»Ieri ho visto un pò di tristezza negli occhi di Del Piero, ma sia in lui che in Buffon è prevalso il pensiero sull'anno in cui sono andati in B e su tutto quello che è successo dopo Calciopoli. Ieri sera si è chiuso il cerchio«. Così Marcello Lippi, ex tecnico della Juve e della nazionale campione del mondo, parlando dello scudetto conquistato dai bianconeri. »La terza stella? La risposta bella l'ha data Conte dicendo che questo è il suo scudetto n.1«, risponde Lippi a 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento. »La Juve ha fatto una grande annata, si godano i grandi complimenti che arrivano da tutto il mondo senza pensare al resto. A questo ci penserà la società«, sottolinea. Per lo scudetto è stata decisiva la sconfitta del Milan nel derby. »Ieri per gli interisti comunque finiva, finiva male...«, sorride Lippi. »Ma loro forse avrebbero 'rosicato' di più se lo scudetto fosse andato al Milan«.

Lippi parla anche dei successi degli italiani all'estero. Presto potrebbe essere Roberto Mancini, allenatore del Manchester City, a stappare lo champagne: «Gli allenatori italiani sono i più bravi, non solo quelli di serie A ma anche quelli delle serie inferiori. Non ci sono allenatori al mondo preparati tatticamente e nella gestione come i nostri». Molti però vanno ad allenare all'estero: «È la globalizzazione, va vista come un fatto molto positivo», è l'opinione dell'ex ct azzurro. Altri, come Pep Guardiola, potrebbero arrivare in Italia: «Penso di sì, gli piace molto e ha vissuto un'esperienza da calciatore. Mi sembra una persona molto seria e quello che ha detto sul prossimo anno lo manterrà. Ma sono convinto che in futuro verrà in Italia». Lippi parla anche del suo futuro e torna ad escludere che allenerà in Cina: «Non esiste», dice perentorio. «Vediamo quello che succederà nei prossimi giorni, ho due-tre soluzioni diverse ma non posso dire niente, comunque allenerò ancora qualche anno ma fuori dall'Italia».