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  • Desailly su Berlusconi: 'Ci disse che entrava in politica per difendere i suoi interessi e che Agnelli voleva rovinarlo'

    Desailly su Berlusconi: 'Ci disse che entrava in politica per difendere i suoi interessi e che Agnelli voleva rovinarlo'

    L'ex centrocampista del Milan, Marcel Desailly, ha concesso un'intervista al mensile francese So Foot evocando i suoi anni in rossonero dove è arrivato. Queste alcune parole riportate da Gazzetta.it: "A Milano arrivai da perfetto sconosciuto, senza pretese. Davanti a me per i tre posti da straniero c’era una fila di gente come Van Basten, Boban, Savicevic, Radiucioiu, Laudrup e pure Papin che era Pallone d’oro. Insomma, ero l’ultimo. Ma Capello mi mandò in campo perché diceva che mi allenavo bene. E mi lasciava tirare pure i calci di punizione, non una grande idea". 

    Il francese ricorda poi il presidente Berlusconi: "Arrivava a Milanello in elicottero e aveva addosso uno spolverino orrendo. Ci spiegava che portava bene. Poi diceva che non aveva nulla da dirci e invece parlava per almeno tre quarti d’ora di fila, ricordando che se entrava in politica era per salvare i suoi interessi e garantire un futuro ai nostri figli. Era convinto che Agnelli volesse rovinargli gli affari. Ibrahimovic? Posso capire quando dice che a Milano sanno trattarti da star".

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