Il Milan del futuro sarà di Barbara Berlusconi, che ricostruirà i rossoneri a sua immagine e somiglianza. E in questa società molto difficilmente ci sarà ancora posto per Adriano Galliani. Il cambio generazionale in corso in via Turati riguarderà quasi sicuramente anche l'ex presidente della Lega Calcio, che ha fatto del Milan una ragione di vita, fra successi (tanti) e qualche sconfitta. 

 

Stoppato dalla famiglia Berlusconi a gennaio mentre aveva di fatto concluso l'acquisto di Carlitos Tevez e la cessione di Pato, Galliani in queste ore è a Parigi, ad ascoltare la proposta del Paris Saint Germain per Thiago Silva. Probabilmente il centrale brasiliano verrà ceduto, ma anche se il Milan dovesse resistere all'"assedio" (Galliani dixit), questa sarà quasi sicuramente una delle ultime grandi trattative condotte da Galliani come ad del Milan. Perché se non sarà quest'anno (improbabile), il 2013 potrebbe essere davvero l'anno dell'addio del dirigente monzese, classe 1944, al "club più titolato al Mondo".

 

Quale futuro quindi per Galliani? Difficile che un dirigente così attivo, influente e importante decida di andare in pensione. E quindi? L'ipotesi di un clamoroso ritorno alla presidenza della Lega di Serie A sembra da scartare: l'Inter, in particolare, si opporrebbe, proponendo in alternativa la candidatura dell'ad uscente Ernesto Paolillo.

 

Difficile anche pensare a un Galliani dirigente di un altro club, specialmente in Italia. E allora perché non pensare a un Galliani supermanager/direttore generale della Nazionale? Non si dice sempre che agli azzurri manchi un manager operativo di alto livello, che vada oltre le 'ingessate' cariche istituzionali? Non potrebbe, Galliani, ricoprire lo stesso ruolo che nella Germania spetta a Oliver Bierhoff? E non potrebbe, vista la sua esperienza e il suo carisma, svolgere quel compito ancor meglio dell'ex attaccante del Milan? 

 

Oltretutto, a Milanello c'è già qualcuno che punta verso Coverciano, Max Allegri, del quale ricordiamo le parole di pochi giorni fa: "Sogno di arrivare in Nazionale, lo ammetto". E allora perché non pensare all'affiatato ticket Galliani-Allegri per la Nazionale del futuro, specie se da Euro 2012 Cesare Prandelli e Giancarlo Abete dovessero uscire con le ossa rotte.