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  • Farina, da eroe a 'Canaglia': 'Ho fatto la cosa giusta denunciando la corruzione'

    Farina, da eroe a 'Canaglia': 'Ho fatto la cosa giusta denunciando la corruzione'

    Dopo aver denunciato una combine partecipando attivamente alle denunce contro le scommesse sportive non ha più trovato una squadra. Impossibile giocare in Italia per Simone Farina, 30enne ex difensore del Gubbio che, rifiutando 200.000 euro per arrangiare il risultato di Cesena-Gubbio in Coppa Italia ha portato all'arresto di 17 persone

    LA NUOVA CANAGLIA - Ci ha pensato allora un club inglese, l'Aston Villa, a offrirgli una possibilità: da mercoledì è ufficialmente un «community coach», un allenatore/selezionatore di giovani Under 12. Farina, che come premio per il suo gesto era stato invitato anche a Coverciano per seguire gli allenamenti della Nazionale, è stato anche nominato ambasciatore della Fifa per il fair play. La nuova «Canaglia» - chi fa parte dell'Aston Villa è soprannominato «Villain», che vuole dire proprio criminale, cattivo, canaglia - ha commentato: «Volevo andare avanti con la mia nuova vita. Ora sento di avere di nuovo uno scopo concreto, grazie al supporto e all'opportunità che il Villa ha voluto concedermi». Se ci può essere un po' di rimpianto per l'emarginazione subita in Italia, Farina però non si pente del suo gesto: «So di aver fatto la cosa giusta rifiutando di farmi coinvolgere in una partita truccata. Sono andato a denunciare perché questa corruzione doveva pur emergere: un inganno del genere non deve avere spazio nel calcio, né nel resto della vita»
     
     

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