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  • Ferlaino: 'Sarri è l'oro di Napoli, non avrei dato Higuain alla Juve'
Ferlaino: 'Sarri è l'oro di Napoli, non avrei dato Higuain alla Juve'

Ferlaino: 'Sarri è l'oro di Napoli, non avrei dato Higuain alla Juve'

L'ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Per le donne e le macchine ormai sono vecchio. Mi restano Napoli e il calcio. Sono innamorato della città, una capitale dal 1200, più o meno. Angioini, Aragonesi, Borboni...Poi dicono che i napoletani sono furbi. Ma se ci siamo fatti fare fessi da Cavour. Ha presente quel film, Benvenuti al Sud? Dicevano: 'Chi arriva al sud piange due volte, quando arriva e quando deve andare via'. È vero, e glielo dice uno di madre milanese che ha vissuto anche a Milano. Le contestazioni dei tifosi fanno parte del gioco, ma Napoli mi vizia. Fuori da Napoli non sarei nessuno. La prima partita del Napoli che ho visto era allo stadio Ascarelli con mio padre. Ero bambino, andavamo al pranzo domenicale dai parenti che vivevano lì vicino e poi alla partita. Allora c’erano dilettantismo e passione. ora si tende a dimenticare la passione e il pubblico. Il pubblico è un attore fondamentale, se gli stadi sono brutti e vecchi la gente preferisce la tv. Ho calcolato di aver visto 2.000 partite dal vivo, ho già dato". 

"La Juve per i napoletani è il primo avversario, ma per qualche anno fu il Milan il nostro vero rivale. Ricordi dell’Avvocato Agnelli? Juve-Napoli, una volta che finì 3-1 per il Napoli. Mi volle accanto a lui, il che non era usuale, e continuava a dirmi 'La sua squadra è fortissima'. Io ero in trance, dovette ripeterlo più volte. Alla fine lo ringraziai. Tapie mi voleva dare un assegno in bianco per portare Maradona al Marsiglia: non l’ho nemmeno ricevuto. Diego se ne voleva andare e io gli ricordai che aveva un contratto. Mi rispose: 'Obbedisco'. Una volta era così, ora i club sono sotto scacco perché i giocatori vogliono rinnovare e adeguare di continuo. Arrabbiarsi col calciatore era impossibile, e per me contava il calciatore. A differenza di altri dirigenti, non ho mai voluto frequentare i calciatori, perché poi si creano fratture in spogliatoio. Quando Diego fu trovato positivo ai test antidoping, Moggi gli chiese se fosse tutto a posto e lui disse di sì. Dopo 15 giorni mi telefona Nizzola e mi dice che i test sono positivi. Io chiesi clemenza, speravo almeno di limitare il clamore. Non si poteva. Pensi che avevo fatto un grosso sforzo per prenderlo, lo avevamo fatto io e il club e tutti i napoletani. Un po’ come se oggi si prendesse Cristiano Ronaldo, e infatti non si può. Maradona è meglio di Messi? Diego è stato grande ovunque, Messi soltanto nella Liga, perché già nella nazionale non gioca bene. Agnelli lo avrebbe voluto? Non avrebbe funzionato. Diego andava bene a Napoli, a Torino o nelle altre grandi si sarebbe scontrato con una disciplina e dei codici che non sarebbe stato capace di seguire". 

"Non avrei ceduto Higuain, ma forse mi sbaglio. Glielo dice uno che ha avuto le bombe sotto casa. Hanno incendiato la mia macchina, c’era un clima un po’ così. Io più che occuparmi dei nemici esterni dovevo occuparmi delle scommesse clandestine, con probabile centrale a Forcella. C’erano dei giocatori che andavano e venivano da lì. Era un problema. Chi porterei a Napoli? Ho le mie fissazioni che poi verifico durante la stagione. Milik è bravo, e anche Diawara. Joao Mario mi piace, è un giocatore d’ordine. L’Inter è in un periodo di transizione, un po’ come per il Milan. A me incendiavano la macchina, ora un tifoso del Milan o dell’Inter con chi se la prende? Con i fondi cinesi o gli indonesiani? Non che sia una bella cosa mettere le bombe sotto una macchina, solo per dire che adesso le società non contano nulla. Non ci sono i volti, e ci sono giocatori che vogliono sempre di più. Se l’ingaggio va bene sono felici, altrimenti lo rinegoziano dopo pochi mesi. Ha mai visto altri ambienti nei quali si procede così? De Laurentiis fa cose giuste e ha trovato un grande allenatore. Sarri è la punta dell’iceberg, poi in Italia abbiamo altri tecnici bravi anche senza i grandi giocatori che Sarri ha. Genoa, Torino e Bologna stanno giocando molto bene".

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