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  • Ferrari, sei bella come quella di Lauda!
Ferrari, sei bella come quella di Lauda!

Ferrari, sei bella come quella di Lauda!

  • Marco Bernardini
Puntualità svizzera. Stile di presentazione americano. Cuore nostro, paisà. Eccola! E’ la nuova Ferrari. Uno fra gli ultimi totem rimasti che ci può e che ci deve riempire di orgoglio italiano. La vettura di Formula Uno che tutto il mondo ci ha sempre invidiato dal giorno in cui venne pensata e poi realizzata dal Drake. Rossa come il fuoco e custodita dal cavallino rampante del mitico pilo a di aerei Baracca. Ieri come allora. Tutti assieme appassionatamente in ogni angolo del mondo.

A Maranello erano le ore 14, in Australia notte fonda mentre gli americani si stavano svegliando. Ciascun abitante del pianeta Terra, se lo voleva, poteva scendere in Rete e assistere all’evento del giorno e forse dell’anno. La nascita ufficiale della nuova Ferrari edizione 2016. Quella che, tra qualche giorno, vedremo scendere in pista a Jerez de la Frontera per le prove generali con a bordo Vettel e Raikkonen. Quella che, stando al progetto dell’ambizioso e geniale presidente Marchionne, “dovrà” tornare fin da subito a far sognare i tifosi del Cavallino e ad appassionare i veri amanti della Formula Uno. Come ai tempi di Niki Lauda, tanto per intenderci. E non è certamente un caso se la nuova vettura, come potete vedere adesso che il telone di copertura è stato rimosso  per far luce sull’originale, sembra essere tremendamente identica a quella mitica guidata dal campione austriaco. Tanto bianco e meno rosso, proprio come quella di Niki. Un colpo al cuore, di quelli che fanno bene.

A Maranello, fin dalla prima mattina, è stata febbre alta. Il popolo della “Rossa” in piazza da ore. Da quando, via Internet e per la prima volta nella storia della scuderia modenese, le prime immagini dello show che poi ha avuto il suo zenit alle ore 14 hanno cominciato  a entrare in “Rete” mondiale. Nessuna conferenza stampa, nessuna celebrazione per pochi intimi, un messaggio totale e globale per significare che la Ferrari è patrimonio comune. Pronta per lasciarsi ammirare da tutti alla medesima ora. E’ una delle tante rivoluzioni volute da Marchionne. Un coupe de foudre all’americana, insomma, in perfetta linea con la nuova filosofia sportivo-aziendale che deve tenere conto anche della recente entrata del Cavallino nei mercati delle Borse internazionali. E, al battesimo, era stato invitato persino il Drake. Lui, Enzo Ferrari, che in un filmato dell’epoca ha parlato  di se stesso e della sua creatura. E  sembrava oggi, miodio. Chiamiamole pure emozioni.

Anche le nuove tute di piloti e team adesso non sono più un mistero. E anche loro più bianche che rosse esattamente come la vettura dei sogni. Vettel e Raikkonen hanno provato l’interno, per la gioia dei fotografi, e sono usciti con sul viso un sorriso grande così. Sebastian addirittura radioso, rammentando i Grad Prix vinti l’anno scorso e pensando a quelli futuri che vorrà almeno duplicare. Per il popolo “rosso” ma promessa che sa di giuramento: “La scorsa stagione ho vissuto un sogno. Quella che verrà voglio che sia ancora più fantastica. Io chiuderò la mia carriera qui alla Ferrari e lo voglio fare da campione del mondo”.

Intorno alla nuova “Rossa” spira un’aria frizzante e positiva come da anni non accadeva più. E le ragioni per essere ottimisti ci sono tutte. Una in particolare. Ingegneri e tecnici sono riusciti a fare in modo che la nuova Ferrari a livello di cavalli e quindi di potenza sia arrivata almeno a pareggiare, con i suoi 900, quella della fino a ieri imprendibile Mercedes. Non solo. Gli ordini del “capo” Arrivabene sono stati precisi: assemblare una vettura al limiti “estremi” tecnologici e dinamici. Risultato: la “Rossa” è già una macchina da guerre stellari.

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