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  • Fiorentina a Moena: un anno dalla notte delle pernici

    Fiorentina a Moena: un anno dalla notte delle pernici

    • Luca Cellini

    Non troverete sul calendario nessun segno distintivo rosso che segnali la giornata odierna come una festività, ed invece a Firenze dall'anno scorso, il 24 luglio è la giornata della Pernici. Se a Panxatoniphil, in Nevada, il 2 febbraio si celebra la giornata della marmotta, con il roditore nostrano che dalla sua gabbia, a seconda che veda o meno la sua ombra, pronostica la lunghezza dell'inverno, a Moena un anno fa a 'Malga Peniola', un rifugio nella parte alta della Fata delle Dolomiti, un gruppo di giocatori della Fiorentina si ritrovo' per festeggiare il compleanno di Alessio Cerci, avvenuto 24 ore prima. Molte sono le leggende intorno a quella notte, con però di fondo la denuncia del proprietario della Malga per i danni causati da alcuni giocatori viola, e la dura presa di posizione prima della società e poi del tecnico gigliato, Vincenzo Montella, di allontanare dal gruppo i protagonisti principali di atti incivili. Da segnalare che lo scorso maggio, nel corso di una lezione a Coverciano ad alcuni iscritti all'Ussi, l'allenatore viola rivelo' che, al contrario di quanto fatto trapelare da alcuni organi di stampa in quei giorni, furono i giocatori aggregati alla prima squadra gli autentici protagonisti in negativo di quella notte, con pernici impagliate rotte, bicchieri mandati in frantumi, e, si sussurra', piu' di qualche elemento brillo, e pure uno che ballo' nudo sui tavoli. Sta di fatto che, forse casualmente, da quella nefasta serata in poi, le cose in Fiorentina cambiarono nettamente a livello disciplinare, e comportamenti simili non si sono mai ripetuti neanche lontanamente rispetto alla 'Notte della Pernici'.

     

     

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