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  • Fiorentina a Pescara: quella volta dell'Adriatico a 'luci spente'

    Fiorentina a Pescara: quella volta dell'Adriatico a 'luci spente'

    • Luca Cellini

    Chissà se domenica prossima Roberto Ripa prima di varcare i cancelli dello stadio di Pescara, non racconterà ai giocatori viola quella volta che entro' all' 'Adriatico' un paio d'ore prima del fischio di inizio della sfida alla squadra abruzzese, campionato 2003-2004, e trovo' le luci spente. L'allora tesserato gigliato, oggi team manager della Fiorentina, dovra' tornare con la mente a quel 4 settembre 2003 quando in calendario era prevista la seconda giornata del torneo cadetto che, fu incerta nel disputarsi fino all'ultimo per la mancata volontà della maggioranza dei club dell'allora serie B, per l'allargamento del campionato a 24 squadre, ed il mancato accordo per i relativi diritti televisivi. I giocatori delle due formazioni, allora allenate da Iaconi e Cavasin, si ritrovarono sulle scalinate dello stadio 'Adriatico', deserto e con i fari spenti, in un'atmosfera surreale e senza senso. L'allora arbitro, Mazzoleni di Bergamo (come torna la 'storia', lo stesso che due settimane fa non ha visto il tocco di mano di De Rossi in Fiorentina – Roma) constato' come non vi fossero le condizioni per giocare, e come le altre gare di quel secondo turno di serie B, avvenne il rinvio, all'8 ottobre 2003. Quando Pescara – Fiorentina si affrontarono in quel torneo, fini' 0 a 0, con tre pali per gli abruzzesi, di cui uno su rigore tirato da Cecchini, ed uno viola con Cicconi, e l'espulsione di Alessandro Lucarelli a 22 minuti dalla fine. 

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