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  • Fiorentina: Borini il regalo per Montella

    Fiorentina: Borini il regalo per Montella

    • Luca Cellini
    “Perché ha giocato Mario Gomez contro la Dinamo Minsk dal 1’? Perché le partite si vincono con gli attaccanti ed io avevo solo lui a disposizione”.

    DA MONTELLA, MESSAGGIO NETTO ALLA SOCIETA' - Un messaggio chiaro, netto ed inequivocabile quello lanciato giovedì scorso, nel post gara dell’ultimo match del girone di Europa League della Fiorentina dal tecnico gigliato Vincenzo Montella che, un po’ come aveva fatto contro la Roma, al debutto di questa stagione, attraverso le sue scelte dei titolari da schierare, ha lanciato una sorta di messaggio ai suoi dirigenti: ‘Sos, sono senza punte’.

    Con gli infortuni di Giuseppe Rossi prima e Bernardeschi poi, e lo stop, seppur limitato alla parte conclusiva del 2014, di Khouma El Babacar, il tutto unito all’involuzione tecnica e psicologica di Ilicic e alle incertezze sulla tenuta fisica a lunga scadenza di Marin, l’ex allenatore anche di Catania e Roma è stato costretto a spremere Mario Gomez, anche per far capire alla proprietà ed ai suoi uomini mercato che non ha garanzie offensive, soprattutto se la sua Fiorentina vuole lottare per gli obiettivi stagionali fissati: terzo posto in campionato, semifinali di Europa League e tentativo di vincere la Coppa Italia. 

    PRIMA DI COMPRARE: VENDERE A ABBASSARE IL MONTE INGAGGI - Detto che l’infortunio di Babacar, seppur non a lungo termine, ha bloccato momentaneamente la cessione di Josip Ilicic, quest’ultimo corteggiato da diversi club, in Italia e all’estero, ma che non può essere effettuata per non indebolire ulteriormente il parco offensivo gigliato, ridotto all’osso, e che Montella ha dovuto addirittura ripescare per la recente trasferta di Cesena Mounir El Hamdaoui; molto delle eventuali operazioni in entrata dipenderà proprio dalla necessaria cessione dei diversi esuberi attualmente presenti nella rosa gigliata.

    Il diktat è abbassare drasticamente il monte ingaggi e se è possibile monetizzare. E se le partenze auspicabili proprio dell’attaccante marocchino nato in Olanda, di Iakovenko e Lazzari verranno effettuate a costo zero, si punta nelle prossime ore al rinnovo di contratto del difensore Hegazy, per poi ricavare qualcosa dalla sua cessione temporanea a gennaio, così come per Brillante e Badelj. L’eventuale partenza di Ilicic sarà presa in considerazione soltanto alla ripresa del lavoro della Fiorentina post vacanze natalizie quando saranno effettuati nuovi controlli medici su Babacar.

    L'IDENTIKIT DELL'ATTACCANTE PER GENNAIO - Ma che attaccante potrebbe arrivare a Firenze orientativamente nell’ultima settimana di gennaio? Montella ha chiaramente fatto capire che, se fosse lui a decidere, visto l’adattamento di Joaquin al ruolo di esterno destro, e la deludente prova in quel ruolo di Cuadrado, la posizione di seconda punta è coperta proprio dallo spostamento del colombiano ex Udinese negli ultimi venti metri. Dunque l’allenatore della Fiorentina preferirebbe una prima punta, agile, e quindi non fisicamente strutturato alla Mario Gomez.

    MONTELLA HA FATTO IL NOME DI BORINI - L’identikit porta al nome dell’italiano Borini. La candidatura dell’ex Roma è stata fatta dallo stesso Montella a Macia già in una chiacchierata fra i due esattamente una settimana fa alla vigilia dell’ultima gara di Europa League fra viola e Dinamo Minsk. Andrea Della Valle durante la cena natalizia di ieri sera ha dato l’ok all’operazione, a patto che come detto si effettuino prima le operazioni in uscita. Per convincere il giocatore del Liverpool si sta adoperando invece il d.s. gigliato Pradè che conosce Borini fin dai tempi dell’esperienza comune nella Capitale. Formula prestito con diritto di riscatto a cifra già fissata con i Reds intorno ai nove milioni di euro

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