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  • Fiorentina a Viareggio:| Svedkauskas il migliore
Fiorentina a Viareggio:| Svedkauskas il migliore

Fiorentina a Viareggio:| Svedkauskas il migliore

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Il (secondo) più giovane della squadra titolare è anche il più pronto per il grande salto nel calcio professionistico: la semifinale del Viareggio, oltre a sancire l'eliminazione della Fiorentina Primavera, ha consacrato definitivamente l'ultimo arrivato, il 17enne lituano Svedkauskas, portiere acquistato a fine agosto e utilizzato solo da gennaio perché le carte non erano in regola. Quella di sabato con la Roma è stata la decima partita in maglia viola, aveva esordito contro la Juventus in campionato, non la ritroverà alla finale del Viareggio ma giovedì, nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Coi giallorossi ha parato tutto, a partire dal rigore allo specialista Viviani, per arrivare a un gran riflesso su colpo di testa di Tallo, che aveva indirizzato la palla all'incrocio dei pali, staccando di testa a quattro metri dalla porta: non verrà premiato come miglior portiere del Torneo solo perché un regolamento assurdo prevede che si possa scegliere solo tra quelli delle due finaliste, il bravo ma incostante romanista Pigliacelli e il mediocre juventino Branescu, che pure un anno fa, quando era arrivato, era stato presentato come l'ennesimo 'nuovo Buffon'. Ma gli operatori di mercato venuti al Viareggio sanno bene chi è stato il miglior numero uno, e infatti già a giugno il ragazzo potrebbe andare a farsi le ossa tra i professionisti. Anche perché la Fiorentina il sostituto ce l'ha già in casa, il 16enne Lezzerini, titolare fino al mese scorso, ora secondo in Primavera e primo degli Allievi.

Non è una possibilità ma una certezza che lasci la Primavera il fuoriquota Boadu Acosty, la stella della squadra: la serie C l'ha fatta prima di arrivare a Firenze, con la Reggiana 2008-09, Delio Rossi lo ha fatto debuttare in serie A a Cagliari, in Primavera è sprecato. È mancato per un problema muscolare contro Empoli (0-0) e Lazio (1-1, gol viola al 94'), contro la Roma è tornato in campo e dopo 25'' ha fatto segnare l'afro-danese Zohore. Sul quale, invece, il giudizio è sospeso: male nelle prime quattro gare, goffo e impacciato, si è svegliato all'ultimo secondo, regalando alla Fiorentina i supplementari con la Lazio. Poi si è procurato il rigore della vittoria, e ha segnato contro la Roma: non ha la tecnica e la rapidità di Babacar, l'esperienza in prima squadra è paragonabile (con Copenhagen, prima di venire a Firenze, aveva anche giocato in Champions League), l'altezza è da centravanti boa, si proverà a lavorare su quanto di buono ha fatto vedere nelle ultime gare. Se riuscirà - impresa non facile - a sveltirsi nei movimenti andrà dritto in prima squadra. Dove è già stato, debuttando in Coppa Italia contro l'Empoli, il terzino sinistro Ashong, e l'impressione è che ci tornerà: il ghanese è il più giovane della squadra ma non va mai in difficoltà, fisico e tecnica sono da giocatore vero.

Capitolo brasiliani: male Matos, fumoso e poco incisivo, Campanharo troppo spesso si limita al compitino, prendendosi qualche responsabilità giusto quando deve tirare i rigori, bene Bittante, nonostante le difficoltà in finale (ma Piscitella, il suo avversario diretto, ha già fatto la serie A). Positivo il rendimento del centrale difensivo Alan Empereur, nonostante l'errore dal dischetto costato la finale, ancor meglio il centrocampista Panatti, scivolato in panchina per problemi fisici nelle ultime due, le cose migliori le ha fatto vedere Gondo: Semplici lo ha utilizzato col contagocce perché ha solamente 15 anni, ma il futuro è tutto suo.

(Il Corriere Fiorentino)

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