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  • Fiorentina, alla scoperta del mercato delle 'corvinate'

    Fiorentina, alla scoperta del mercato delle 'corvinate'

    • David Fabbri
    Quello estivo della Fiorentina è stato un mercato particolare, oculato ma anche discusso, soprattutto per l'arrivo di giocatori soltanto di scuola estera, e che ha rappresentato il vero stile del direttore dell'area tecnica viola Pantaleo Corvino la cui specialità è, come noto, quella di trovare e portare in Italia giovani scommesse e prospetti per farli maturare completamente. In ogni caso la politica della società stavolta si è basata nel colmare soprattutto i vuoti presenti da tempo nei vari reparti, anche se non è arrivato il botto che poteva infiammare la piazza oppure convincerla per buona parte. Analizzando i nuovi arrivi in casa gigliata, e togliendo dalla lista i giovanissimi Adam Chrzanowski e Josip Maganjic destinati alla Primavera, il primo in ordine alfabetico è Sebastian Cristoforo in prestito dal Siviglia. Il giocatore uruguayano in questione, chiamato a rimpolpare il centrocampo di mister Paulo Sousa, sembra essere stato individuato e scelto per la sua buona visione di gioco in cabina di regia, e può così rivelarsi una buona riserva di Badelj e fornire anche un minimo di esperienza internazionale nel percorso dei viola in Europa League. A seguire c'è Sebastian De Maio, l'ex Genoa arrivato a titolo temporaneo dall'Anderlecht, preso per riempire lo slot in difesa per quanto riguarda le riserve, dato che si presenta per essere un'alternativa a Gonzalo Rodriguez e Astori con la sua abilità nelle giocate aeree. Poi c'è Kevin Diks, il terzino destro olandese arrivato dal Vitesse per dare sulla carta un ricambio a Tomovic, e che dovrà giocarsi le sue chanche soprattutto in campionato dato che non può rientrare nella lista Uefa. Lo stesso vale il trequartista Ianis Hagi, figlio del grande Gheorghe e il quale dovrà saper sfruttare le sue occasioni in Serie A per mostrare la sua precisione nei passaggi e l'abilità con entrambi i piedi. Tornando alla lettera D c'è Bartłomiej Dragowski, talentuoso e giovanissimo portiere polacco chiamato a giocarsela con un altro virtuoso estremo difensore come Lezzerini per il posto da titolare occupato attualmente da Tatarusanu, un'impresa quindi non certo semplice. Nella squadra viola è cambiata totalmente la fascia sinistra in difesa e centrocampo con le partenze di Pasqual e Alonso, ed ecco che a titolo definitivo è arrivato in viola Hrvoje Milic, terzino croato con esperienza in Nazionale e che ha avuto modo di esordire con la Fiorentina nella partita di domenica scorsa contro il Chievo, mostrando una confidenza per adesso accettabile con la Serie A. C'è invece una certa curiosità nel vedere all'opera sempre su quella corsia l'ex capitano del Penarol Maxi Olivera, arrivato in prestito per stupire nel ruolo di laterale e che all'occorrenza, parole sue, può fare anche il terzino puro. In prestito come lui sono arrivati anche gli altri seguenti giocatori, come i due Carlos, il primo Salcedo, difensore promettente nel giro della Nazionale Messicana arrivato dal Chivas per rinforzare sempre quel reparto che nei mesi scorsi ha lasciato talvolta a desiderare, e il secondo Sanchez, centrocampista non solo muscoli ma anche con una certa visione di gioco e abile negli inserimenti come ha dimostrato il suo gol vittoria nella gara contro i clivensi alla seconda giornata. C'è poi da evidenziare il ritorno di Cristian Tello dal Barcellona, il quale ha voluto fortemente solo e soltanto Firenze per continuare a rilanciarsi dopo l'avventura trascorsa in riva all'Arno nell'ultima parte della scorsa stagione, e che con la sua velocità e duttilità sulla fascia può essere di grande aiuto alla manovra di gioco di Sousa. Ultimo ma solo per questione alfabetiche è Hernan Toledo, arrivato dal Deportivo Maldonado dopo aver giocato al Velez Sarsfield e che ha destato l'interesse dei più scettici per la sua rapidità ed eleganza nei movimenti e rappresentare una valida alternativa sulla fascia appena prenderà una buona confidenza con il nuovo contesto. Come Diks e Hagi, il giovane argentino classe '96 potrà solo, almeno per il momento, mettersi in mostra in campionato. Insomma, tutto sommato e volendo trarre un giudizio interamente positivo, dopo un mercato costituito di sole “corvinate”, qualcosa di buono può nascere davvero alla Fiorentina, tenendo presente che la buona parte dei nuovi arrivati in viola vuole e deve mettersi in luce il meglio possibile per poter impressionare sui grandi palcoscenici del calcio restituendo così una linfa del tutto nuova alla rosa gigliata.

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