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  • Fiorentina, Badelj e quel paragone ingeneroso

    Fiorentina, Badelj e quel paragone ingeneroso

    • L.C.
    Gli investimenti maggiori nel calciomercato della Fiorentina della passata sessione estiva sono stati i 15 milioni di euro per il riscatto definitivo dall’Udinese di Juan Gulliermo Cuadrado e l’acquisto a titolo definitivo dall’Amburgo di Milan Badelj. Pur essendo arrivato a meno di 48 ore dalla chiusura delle trattative, il classe ’89 di Zagabria e’ servito a coprire una falla da troppo tempo denunciata dal tecnico Vincenzo Montella: il ruolo di vice Pizarro. Reduce da 29 presenze ed un gol nell’annata precedente con i veterani biancorossi tedeschi, Badelj è stato uno dei giocatori, fra gli ultimi arrivati in casa Fiorentina, ed essere subito utilizzati e con maggior frequenza dall’allenatore viola, prima nel ruolo di interno di centrocampo a sinistra, contro il Guingamp, in Europa League e poi al posto di David Pizarro contro Atalanta e Torino. Solo che il rendimento offerto dal giocatore croato è stato molto al di sotto delle aspettative, tanto da essere sostituito poco dopo l’ora di gioco sia a Bergamo che domenica scorsa, con messa in evidenza di una condizione precaria e di una scarsa capacità di innescare i compagni in un ruolo, il reigsta, che è centrale nel gioco di Montella. E mentre Badelj in allenamento cerca di apprendere i suggerimenti proprio dal suo alter ego nel ruolo, il Pek, a Firenze i tifosi viola si sono già scatenati con i paragoni, affiancando il numero 5 gigliato ad un suo lontano predecessore:  Mario Ariel Bolatti rimasto in viola un anno e famoso per la sua scarsa velocità di passo sui terreni di gioco della serie A.

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